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In Sicilia a scuola lunedì, genitori in rivolta, domani task force

Associazioni, genitori e sindaci: tutti contro la decisione del governo regionale di ricominciare con le lezioni in presenza. Nonostante l’aumento dei contagi anche tra i bambini, le preoccupazioni e le critiche espresse su questa decisione, Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione, continua ad andare per la sua strada e convoca per domani una riunione della Task Force regionale per la riapertura in sicurezza delle istituzioni scolastiche e formative siciliane. A favore della Dad, però, ci sono il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e altri 40 sindaci siciliani. Le associazioni si stanno muovendo su diversi fronti con comunicazioni su gruppi social e lanciando una petizione on line.

«Sono convinto che ci sia una forte contraddizione nel pensiero del governo regionale che da un lato, giustamente, esprime forte preoccupazione per l’aumento esponenziale dei contagi – tanto da far pensare al passaggio a breve in zona arancione – e dall’altro invece conferma l’apertura delle scuole, pur essendo al corrente che il piano vaccinale dei minori è ancora in alto mare. Stessa cosa vale per il mancato ritorno allo Smart working anche parziale negli uffici come previsto dalla normativa. Con la salute dei cittadini non si scherza» afferma il fondatore del movimento “Cittadini in Rete” Antonio Tomaselli.

Le polemiche

Dello stesso avviso anche Cira Maniscalco, Presidente di “Cosmann”: «La situazione che stiamo vivendo è surreale, perché forse mai come oggi il nostro territorio sta vivendo una situazione di alto contagio tra i propri cittadini in cui è impossibile reperire l’USCA, le guardie mediche o addirittura il proprio medico di base. La popolazione è abbandonata a se stessa e proprio in relazione a questa situazione il rientro a scuola dalle vacanze sarebbe deleterio. Assistiamo ancora una volta all’inadeguatezza delle strutture sanitarie del nostro Paese e al totale disinteresse della classe politica di attuare misure concrete a servizio dei pazienti. Purtroppo vengono richiesti sacrifici inumani solo ai cittadini, appellandosi al loro senso di responsabilità quando in realtà questa responsabilità e correttezza non emerge da nessuna delle istituzioni. I bambini oggi più che mai sono in serio pericolo e penso che valga la pena cercare di difendere almeno i nostri figli visto che di tutto il resto è rimasto ben poco».

Flop vaccini minori

Sul flop della campagna vaccinale rivolta ai minori si concentra invece Fabrizio Artale, presidente del “Movimento per la salute dei giovani”: «Bisogna accelerare con i vaccini e con la terza dose ma questo non si può concretizzare entro il 10 gennaio. Occorre più tempo per avere una situazione vaccinale più “tranquilla” e non attendere che il maledetto Virus si diffonda nelle aule scolastiche per chiudere gradualmente le scuole ed i luoghi d’istruzione di ogni grado.

Non si possono prendere delle decisioni sbagliate a scapito di tanti bimbi e giovani che in questo momento sono le “prede predilette” del malefico morbo». Secondo Cinzia Calderone, presidente dell’associazione “Iris” ogni genitore dovrebbe avere la facoltà di decidere in autonomia cosa è meglio per il proprio figlio. A favore della Dad in Sicilia ci sono anche molte associazioni, alcune delle quali si occupano di bambini fragili che a causa della pandemia rischiano molto di più degli altri bimbi: l’associazione “La terra di mezzo”, il “Movimento Forza Palermo”, l’associazione “I leoni di Pietratagliata”, “Cittadinanza Attiva”, “Autismo in Movimento”, associazione “Una Donna”, Simona D’Angelo direttrice dell’Accademia dei Talenti e Maurizio Castagnetta portavoce dei cittadini palermitani.

Sonia Sabatino