Campagna etica

La Sicilia un serbatoio per gli equipaggi Grimaldi professionisti impiegati su navi sempre più moderne

La ricerca di soluzioni a basso impatto ambientale e gli interventi tecnici messi in atto per migliorare le navi delle flotte delle grandi compagnie di navigazione stanno producendo in tutto il settore marittimo investimenti senza precedenti. Risorse orientate su una continua crescita, che deve essere sostenuta anche dal costante incremento di efficienza e produttività di tutti i processi e tutte le risorse aziendali, a partire dagli equipaggi impiegati.

Ben consapevole dell’importanza di avere personale competente a bordo delle proprie navi sempre più all’avanguardia, il Gruppo Grimaldi ha avviato negli ultimi anni un’intensa campagna di reclutamento; risorse specializzate lavorano per individuare i migliori talenti, sia internamente che sul mercato del lavoro marittimo, anche attraverso l’utilizzo di sofisticati software di intelligenza artificiale.

Per le sue risorse umane di mare, il Gruppo Grimaldi ha una strategia di sviluppo delle carriere basata sull’applicazione dei principi del Competence Management System (CMS) certificato dal RINA (Registro Italiano Navale). Si utilizzano tecniche avanzate di mappatura delle competenze, promuovendo la continua formazione interna sulla piattaforma online o presso il centro di formazione, in base alle esigenze. Il personale viene formato e aggiornato non solo sulle novità delle tecnologie delle navi, ma anche sulle tecniche di comunicazione e relazione, per essere sempre in grado di intercettare le esigenze più complesse a bordo e successivamente veicolarle al personale specializzato in azienda per la valutazione e la pianificazione di interventi specifici. Per il Gruppo i marittimi devono avere possibilità di servizio e di confronto, percependo gli uffici di terra come un riferimento sempre più professionale, affidabile e completo.

Le assunzioni di personale di bordo per le navi del Gruppo Grimaldi continuano a riguardare numerosi marittimi provenienti dalla Sicilia. In generale, infatti, il Mezzogiorno resta il bacino principale di selezione. Attualmente più di 300 siciliani sono impiegati a bordo di navi della flotta Grimaldi; a questi si aggiungono centinaia di altri marittimi già selezionati ed in attesa di imbarco. La maggioranza degli imbarcati – oltre 200 – lavora su navi impiegate su collegamenti di corto raggio (“short sea”), su rotte nazionali o che collegano l’Italia peninsulare, la Sicilia e la Sardegna ai Paesi costieri più vicini (quali Grecia, Spagna, Malta, Tunisia, Marocco). I rimanenti sono distribuiti su tutti gli altri servizi del Gruppo, lavorando su navi che servono i principali porti del Mediterraneo, del Nord Europa, dell’Africa occidentale e dell’intera costa orientale del continente americano.

Paolo Spagnolo, comandante trapanese di 36 anni, si trova da alcuni mesi in Cina, dove segue in cantiere l’armamento della nuovissima nave ro-ro Eco Malta, in attesa di poter condurre questo gioiello super tecnologico nel Mediterraneo, dove sarà impiegato dal Gruppo Grimaldi per il trasporto di merci rotabili. Si tratta di una nave della classe GG5G (Grimaldi Green 5th Generation), che comprenderà in tutto ben dodici unità dall’elevatissima capacità di trasporto e ad alimentazione ibrida per l’abbattimento delle emissioni.

Nonostante la giovane età, Spagnolo ricopre già da anni un ruolo di enorme responsabilità come quello del comandante, soprattutto se si pensa alle tecnologie innovative con cui quotidianamente deve confrontarsi su navi di ultima e ultimissima generazione come quelle impiegate dal Gruppo Grimaldi. “Lavoriamo – spiega – su unità altamente tecnologiche, con una visione green. Viviamo una rivoluzione industriale che ha al centro l’ambiente: alcune navi del Gruppo, come le 12 ro-ro ibride della classe GG5G, sono equipaggiate di un pacco batterie da 5 megawatt che permette la modalità zero emissioni in porto. I gas di scarico dei motori principali in navigazione, con un consumo specifico tra i più bassi sul mercato, vengono depurati e trattati per abbattere il contenuto di ossidi di zolfo e di particolato all’uscita dal camino e portarlo a livelli ben al di sotto dei limiti regolamentati. Queste unità sono dotate anche di un Air Lubrication System, che genera delle microbolle d’aria sotto lo scafo riducendo l’attrito con un incremento di efficienza del 5-6%. Cinque nuove navi di questa classe sono state già consegnate. La sesta, la Eco Malta, sarà consegnata a breve”.

Dal 2004, anno in cui ha iniziato a lavorare per il Gruppo Grimaldi, Spagnolo ha lavorato su molte tipologie di navi. “Dalle multipurpose (destinate al trasporto di diversi tipi di merci, ndr) alle navi passeggeri – precisa il comandante – e le prime sono state le mie preferite. Fin da piccolo questo è il lavoro che mi è sempre piaciuto, mi ha dato tante soddisfazioni e la realtà di oggi è l’ottimo rapporto con Grimaldi, un armatore top in Italia e in Europa”.

Proprio per svolgere quello che considera il lavoro della sua vita, Paolo Spagnolo trascorre anche un intero anno in mare. Ha una famiglia che ama profondamente, tre figli e una moglie a cui riconosce i meriti della sua carriera: “È una grande donna, mi è stata sempre vicina e con grande pazienza, considerati i lunghi periodi di lontananza”. E da entusiasta del proprio impegno in Grimaldi, il giovane comandante trapanese afferma di non sentire “il peso della responsabilità. È un lavoro che faccio con passione, quindi accolgo la responsabilità con piacere e con un pizzico di orgoglio”.

Il programma di addestramento del Gruppo Grimaldi porta in pochi anni aspiranti ufficiali prima dall’aula al ponte della nave, e progressivamente al comando, dotandoli delle competenze necessarie per unirsi ad equipaggi professionali ed altamente qualificati. Anche per questo quello del comandante Spagnolo non è un caso isolato, e come lui tanti dei siciliani attualmente imbarcati su navi del Gruppo partenopeo ricoprono ruoli di responsabilità: oltre 200 hanno infatti il grado di ufficiale e più di 30 sono sottufficiali. Per quanto riguarda la provenienza geografica, spicca la provincia di Palermo con oltre 100 elementi attualmente imbarcati; seguono quelle di Trapani, Catania e Messina.

Competenza, volontà, determinazione, propensione allo studio e formazione continua sono le caratteristiche che non possono mancare in un buon membro dell’equipaggio, per favorire uno sviluppo professionale motivato sempre da nuove sfide.

Sebbene quello della gente di mare appaia ancora, nell’immaginario collettivo e nei numeri, un “mestiere da uomini”, anche in questo campo l’interesse, la partecipazione e il successo delle donne sono in costante crescita. Lo dimostra l’esperienza di Alessandra Cardia, catanese di 32 anni, che lavora per il Gruppo Grimaldi dal 2017. È ufficiale con la qualifica di commissario di bordo, responsabile della logistica e dei servizi alberghieri della nave e coordina tutto il personale assegnato a tali servizi.

“Sono cresciuta – racconta durante una sosta in porto del traghetto Catania – in una famiglia di marittimi. Sono sempre stata sulle navi e ho sempre vissuto l’ambiente lavorativo di bordo. Per questo, dopo due anni di frequenza alla facoltà di Lingue e poi la laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Catania, ho scelto di studiare le materie che mi erano utili a svolgere la mia mansione odierna. Mi sono specializzata frequentando i corsi per marittimi e imparando tutte le procedure necessarie. Questo è il percorso che mi ha portato a entrare a far parte del Gruppo Grimaldi”.

Un ruolo importante, quello del commissario di bordo, e che è diventato ancora più centrale con il diffondersi della pandemia. “Anche durante questo periodo – spiega il commissario Cardia – il nostro armatore è riuscito a garantire operatività in sicurezza e noi a rispettare i protocolli, sebbene in continuo aggiornamento a causa dell’evolversi della fase pandemica. Per il personale di bordo è stato un periodo duro e personalmente, da capo del settore hotel, ho ritenuto determinante riuscire a garantire il rispetto delle procedure, insieme al nostro comandante”.

Alessandra Cardia è una donna ufficiale nel pieno di una brillante carriera tra tanti colleghi uomini, ma questo non la preoccupa. Anzi, sembra darle ancora più forza. “Ancora oggi – conferma – lavoro in un contesto dove le donne sono in minoranza, ma non trovo e non ho trovato mai difficoltà nelle relazioni con i miei colleghi e i miei subordinati perché donna. Al contrario, forse, ho notato la difficoltà di qualche collega uomo nel dover accettare di essere coordinato da una donna. Al di là di tutto, cerco di essere leader per i miei ragazzi e personalmente non faccio alcun distinguo di genere”.