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Sicilia, Statuto speciale violato dallo Stato italiano dal 1948

Caro Direttore,

Risale al 1948 lo Statuto speciale autonomo della Regione Siciliana attuato solo in minima parte. Il resto delle normative del medesimo Statuto, che ricordiamo essere Carta costituzionale avente pari valore della Costituzione italiana, vengono quotidianamente violate ogni giorno.

Ci riferiamo ad esempio all’articolo 37 che prevede una fiscalità agevolata per un massimo del 10% di tassazione per tutte le attività economiche presenti sull’Isola; e dalle Prefetture che solo con la loro presenza violano la Costituzione della Regione siciliana. La Carta costituzionale della Sicilia, dotata di massima autonomia d’azione, prevede chiaramente all’ articolo 15, che “le circoscrizioni provinciali e gli organi ed enti pubblici che ne derivano sono soppressi nell’ambito della Regione siciliana”, quindi l’abolizione delle prefetture.

Ne consegue che è proprio la Stato a violare la costituzione dell’Isola, proprio per la presenza delle nove prefetture. Nei mesi scorsi un consigliere regionale, Vincenzo Figuccia, ha presentato un’interrogazione parlamentare dal titolo “Chiarimenti circa la sussistenza delle prefetture sul territorio regionale”.

Attendiamo quindi risposta, anche al fine di capire quale soggetto è tenuto a risarcire un danno, causato da un’amministrazione incostituzionale e che non dovrebbe esistere nell’isola, per un diritto o interesse legittimo violato! Il Sud si riscatta con investimenti mirati e l’applicazione di tutto lo Statuto.

Umberto Mendola
Presidente di “Per l’Indipendenza della Sicilia”