Inchiesta

Nei capoluoghi siciliani le strade sono da rally ma la spesa annua è di appena 12 milioni

PALERMO – L’attenzione per le strade urbane non sembra essere una priorità per le Amministrazioni dei nove capoluoghi siciliani. Hanno superato di poco i 12 milioni di euro, infatti, le risorse destinate alle infrastrutture stradali dalle principali città dell’Isola nel corso del 2020: una cifra quasi ridicola, soprattutto se si pensa che la sola città di Genova, simile per popolazione a Palermo, ha investito nello stesso anno quasi 31 milioni di euro, doppiando da sola il totale dei Comuni siciliani. I dati sono stati diffusi dalla Fondazione Gari (Gazzetta amministrativa Repubblica italiana) per uno studio commissionato dall’agenzia di stampa Adnkronos.

Comprendere le ripercussioni di tale situazione è semplice. Non soltanto dimenticando le manutenzioni stradali si rende complicata la vita ad automobilisti, centauri, ciclisti, pedoni e chi più ne ha più ne metta, ma in questo modo aumenta anche il grado di pericolosità delle stesse arterie. E su questo fronte non bisogna abbassare la guardia.

Come dimostrano i dati Istat, infatti, nel 2020 sono stati 2.395 i morti in incidenti stradali in Italia (entro trenta giorni dall’evento), in calo del 24,5%, mentre sono stati 159.249 i feriti (-34%). Numeri importanti… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

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