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Sicilia: Ugl, “stato di agitazione personale formazione professionale”

L’Ugl Sicilia insieme alla Federazione nazionale Ugl Scuola proclama lo stato di agitazione dei dipendenti della formazione professionale in Sicilia “a tutela e difesa dei loro diritti, in attesa di un confronto istituzionale che possa dare risposte concrete alla crisi di fatto, in cui si è ritrovato il settore della formazione professionale”. A dirlo sono Giuseppe Messina, segretario Ugl Sicilia, e Ornella Cuzzupi, segretario nazionale della Federazione Ugl Scuola. Per l’Ugl “sono venute a mancare le condizioni di garanzia dei livelli occupazionali e di regolarità di pagamento degli emolumenti agli operatori della formazione professionale. La dichiarazione di stato di agitazione affonda le radici sulla paralisi finanziaria alla Regione siciliana, causata dal blocco dei fondi extra-regionali dovuto alla mancata procedura di riaccertamento, con le casse regionali ancora chiuse dallo scorso dicembre”.

“Nei prossimi giorni attueremo forme di protesta democratica nel rispetto dei tempi e delle regole – aggiungono Messina e Cuzzupi – per far sentire la voce di un settore strategico per la crescita culturale e produttiva dell’Isola, erroneamente accantonato al momento dalle troppe distrazioni politiche che hanno finito per ingessare l’azione di governo e quella legislativa all’Ars”. In una nota trasmessa al governo regionale il sindacato delinea “le criticità che hanno ingessato il settore nel quali i livelli decisionali e gestionali arrancano nell’esercitare le proprie prerogative”. Il sindacato non risparmia critiche: “La componente politica ha mostrato debolezza nella capacità di programmare per tempo gli atti necessari per spendere correttamente le ingenti risorse finanziarie provenienti dal Pnrr, dal Po Fse Sicilia 2021/2027 e dal Piano di sviluppo e coesione nazionale. La componente amministrativa è impossibilitata a operare per rispettare i tempi di chiusura delle procedure e di monitoraggio delle attività, anche ispettive, per un incancrenito deficit di personale negli uffici sia del dipartimento Istruzione che di quello della Formazione professionale”.