La Sicilia confermata in arancione fino al 15 febbraio, come era già stato chiarito la settimana scorsa, ma con un indice Rt in calo (0.73), più basso rispetto a quello nazionale (0,84).
Questo è l’esito dell’analisi della cabina di regia ministero della Salute-Iss che monitora settimanalmente i dati.
Da cui emergerebbe come unica modifica rispetto al quadro dei «colori» della scorsa settimana la promozione della Sardegna dall’arancione al giallo.
Mentre Puglia, Sicilia e Provincia di Bolzano rimangono arancioni. Quanto all’Umbria, già in arancione, dai dati non è escluso possa passare in zona rossa. Tutte le altre regioni sarebbero confermate in zona gialla.
Si conferma dunque l’indice Rt della scorsa settimana, ma stavolta con un range (0,76-1,02) che supera l’1 nel suo limite superiore.
In due regioni la trasmissibilità è in contro-tendenza rispetto al resto del paese con un Rt significativamente sopra la soglia di 1 e 5 regioni riportano il valore puntuale attorno all’1 con valori compresi tra 0.95 e 1.02
Questo l’indice Rt nel dettaglio di tutte le regioni: Abruzzo, 0.99; Basilicata, 0.63; Calabria, 0.81; Campania, 0, 78; Emilia Romagna, 0.83; Friuli Venezia Giulia, 1.03; Lazio, 0.8; Liguria, 0.95; Lombardia, 0.94; Marche, 0.95; Molise, 0.9; Piemonte, 0.78; provincia autonoma di Bolzano, 1.06; provincia autonoma di Trento, 0.61; Puglia, 0.91; Sardegna, 0.75; Sicilia, 0.73; Toscana, 0.98; Umbria, 1.18; Valle d’Aosta, 0.85; Veneto, 0.63.
LA SITUAZIONE DELLA SICILIA
Nessuna sorpresa per quanto riguarda l’Isola. La zona arancione, secondo i vari Dpcm, deve durare (così come la zona rossa) per almeno due settimane, dunque già venerdì scorso si sapeva che le restrizioni sarebbero durate almeno fino a giorno 15 febbraio.
L’Rt comunque, come detto, è ancora in calo, il che lascerebbe ben sperare per un passaggio a zona gialla già da lunedì 16.
LE REGOLE
Fino a quel giorno, ci saranno in vigore in tutta la Sicilia (tranne nella zona rossa di Tortorici) tutte le restrizioni che conosciamo.
Saranno ammessi gli spostamenti all’interno del comune di residenza senza motivo e senza autocertificazione.
Si può passeggiare e fare sport lontano da casa e negozi di abbigliamento, parrucchieri e centri estetici sono aperti.
Chiusi ancora invece bar e ristoranti, dove però resta consentito l’asporto e la consegna al domicilio.
COPRIFUOCO
Tra le regole in vigore in zona arancione c’è il coprifuoco dalle 22.00 alle 5 del mattino. In questa fascia oraria è vietato uscire di casa se non per motivi di salute, lavoro e necessità varie.
Chi infrange il coprifuoco senza giustificazione rischia la multa da 400 a 1000 euro.
SPOSTAMENTI
Possibile il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, come come spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità, senza distinzione tra giorni e orari.
Sono vietati gli spostamenti fuori Regione (e lo saranno almeno fino a metà febbraio), anche per andare a trovare parenti e amici.
Nella zona arancione sono ammessi gli spostamenti all’interno del comune di residenza/domicilio senza motivazione e senza obbligo di autocertificazione.
Si può uscire dai confini del comune per fare la spesa, andare alle Poste o in banca, per motivi di lavoro e salute, muniti questa volta di autocertificazione per gli spostamenti.
In zona arancione dovrebbe essere ammesso lo spostamento verso la seconda casa fuori dal comune ma senza uscire dalla regione.
BAR, RISTORANTI E NEGOZI
Ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie sono chiusi al pubblico. Tuttavia è sempre consentito il servizio di asporto fino alle 22 e la consegna al domicilio senza limitazioni orarie.
Sono aperte mense e catering su base contrattuale e i ristoranti all’interno degli alberghi (soltanto per gli ospiti della struttura).
Sempre aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio in autostrada, ospedali e aeroporti.
All’interno dei centri commerciali sono aperti supermercati, tabaccherie, edicole, farmacie e parafarmacie ed anche negozi di abbigliamento per adulti e bambini.
I negozi sono aperti anche nei centri storici cittadini secondo le normali regole di igiene e sicurezza (gel igienizzante, mascherina obbligatoria e contingentamento degli ingressi) a meno che non ci siano delle ordinanze restrittive a livello locale.