Sanità

Sicilia regione con dati peggiori, zona bianca il 21 giugno a rischio

Sicilia zona bianca il 21 giugno? E’ ancora tutto da vedere. Anzi, per essere proprio sinceri: la situazione non è proprio buona. Dati alla mano, fino a ieri, l’Isola è, tra province e casi, la Regione attualmente peggiore d’Italia.

Ieri la Regione aveva il maggior numero di contagi nella nazione, e la provincia di Catania è quella con il maggior tasso di incidenza in tutta la Penisola, con cluster e focolai in grandi aree come Bronte, Adrano, Randazzo.

Bruno Cacopardo, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Garibaldi di Catania e membro del Comitato tecnico-scientifico istituito dalla Regione, a Tgr Sicilia lo ha detto chiaramente: “Non è detto che la Sicilia giorno 21 diventi zona bianca – ha detto Cacopardo – Soprattutto a Catania la situazione preoccupa non poco, ci sono molti cluster attivi e in tante zone”.

I NUMERI

Ieri erano stati 337 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia su 22.004 tamponi processati, con una incidenza superiore al 1,5%.

Le vittime erano state 12 e fanno salire il totale a 5.888. Il numero degli attuali positivi è di 7.706 con una diminuzione di 177 casi dopo il lieve aumento limitato alla giornata di ieri.

I guariti sono 502. Negli ospedali i ricoverati sono 410, 25 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 42, uno in meno rispetto al bollettino precedente.

La distribuzione di casi registrati per province vedeva Catania “dominare” con 176 casi, poi Agrigento 56, Palermo 25, Messina 23, Caltanissetta 20, Siracusa 12, Ragusa 16, Trapani 8, Enna 1 .

IL CASO CATANIA

Catania ormai da tempo è veramente un caso. E’ ben oltre la soglia di allerta e sembra che non ci sia modo di farla rientrare nei ranghu.

L’area catanese ha superato per contagi province molto più estese e popolose come Roma e Milano.

E secondo il Cnr è proprio Catania, con 76 casi su 100.000 abitanti, la provincia con l’incidenza più alta in assoluto, seguita da Vibo Valentia (63), Forlì-Cesena (58), Reggio di Calabria (56), Ragusa (55), Sondrio (54), Brindisi (49), Cosenza, Agrigento e Avellino (42), Enna (41), Vercelli e Benevento (40).

Dunque, dopo il 21 giugno ci potrebbe ancora essere il rischio coprifuoco e tutte quelle limitazione che attualmente, e dalla settimana prossima, non ci saranno nella stragrande maggioranza d’Italia.