Habemus zona gialla. Finalmente dopo quasi un mese di purgatorio, la Sicilia riapre. E si spera, questa volta, definitivamente.
“Non è un liberi tutti”, ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, ma è comunque una ripartenza. E con i vaccini a 40enni e 50enni, stavolta l’epidemia potrebbe davvero essere un ricordo.
COSA DI PUO’ FARE
Con l’ingresso in zona gialla sono sempre consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dal territori.
Fino al 15 giugno, però, è possibile tra le 5 e le 22 un solo spostamento una volta al giorno verso un’abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale.
Via libera anche a ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie «con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena» nel rispetto degli orari del coprifuoco e dei protocolli di sicurezza. Coprifuoco che, pare, tra qualche giorno verrà spostato alle 23.
L’apertura dei locali al chiuso, solo a pranzo, al momento è invece fissata dal decreto all’1 giugno.
Si anche ai lidi, con
Riaprono i musei, i teatri, i cinema, le sale da concerto e altro. Obbligatoria però la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (ad eccezione dei conviventi).
La capienza non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque non possono esserci più di mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso.
Si torna a fare qualsiasi tipo di sport all’aperto (come l’amato calcetto), anche di squadra e di contatto, ma senza poter utilizzare gli spogliatoi. Riaprono le piscine all’aperto mentre per le palestre bisognerà aspettare l’1 giugno.
COSA NON SI PUO’ FARE
Restano invece vietate tutte le attività in sale da ballo, discoteche e le feste private.