Politica

Sicindustria, “La Regione dei ritardi e il collasso le imprese”

PALERMO – Imprese in affanno a causa della crisi economica che va aggravandosi a causa della pandemia ma anche dei ritardi della Regione siciliana: è questa la denuncia di Pippo Zappulla, segretario regionale di Articolo Uno in Sicilia: “Dopo sette mesi dalla roboante ‘Finanziaria di guerra’ di Musumeci i Comuni – ha detto Zappulla – le imprese e i cittadini aspettano gran parte delle risorse ed è quasi surreale che gli unici trasferimenti che funzionano velocemente sono quelli da un gruppo all’altro della maggioranza di centrodestra”.
“Dopo il fallimento del click day – continua – per le imprese solo in questi giorni dovrebbero essere fatti i pagamenti a 58 mila piccole imprese per un ammontare di circa 2.150 euro. I Comuni attendono ancora le risorse per consentire il rinvio e la sospensione di alcuni tributi locali a partire dalla Tari, mentre gran parte delle somme annunziate per il ristoro delle fasce più deboli della società sono ancora in viaggio”.

Zappulla critica anche i tempi di approvazione delle pratiche della cassa integrazione in deroga per i lavoratori, che si dilatano troppo nel tempo. “Musumeci – conclude – sblocchi finalmente tutte le risorse annunziate e promesse e presenti una nuova Finanziaria seria, credibile adeguata all’emergenza sanitaria, economica e sociale della Sicilia. Perché presto i siciliani tornino a cambiare questo governo assolutamente inadeguato e incapace”.

Per questo Zappulla ritiene che la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, presentata dalle opposizioni “è un giudizio rivolto all’’ntero governo e al suo Presidente”.

Contro il governo regionale tuona anche Alessandro Albanese, vicepresidente vicario della associazione degli imprenditori. “In casa Regione siciliana, insomma, nulla cambia neanche durante la peggiore crisi economica dal secondo dopoguerra. Sicindustria – denuncia Albanese – da settimane riceve decine e decine di segnalazioni da parte di imprese esasperate dai continui ritardi e da un modus operandi fatto di rimpalli di responsabilità e di scaricabarile inaccettabile in tempi di normalità e ora uno schiaffo in pieno viso a chi ogni giorno lotta per andare avanti”. Albanese parla di debiti per servizi già erogati o forniture effettuate alla Regione e che non vengono pagati, di vincoli burocratici che bloccano l’erogazione di finanziamenti già autorizzati.

In particolare Albanese lancia un allarme per quanto sta accadendo all’assessorato regionale dell’Energia dove, si registra una totale stasi nelle procedure di erogazione e decretazione della misura 4.2.1 del Po Fesr 14/20. “Le nostre imprese associate – continua Albanese – segnalano ritardi nelle erogazioni non solo sulle richieste di anticipazione, ma anche sullo stato di avanzamento. Rinnoviamo pertanto l’appello all’immediata soluzione di tutte quelle difficoltà di natura amministrativa che rischiano di portare alcune imprese beneficiarie verso un irreversibile collasso finanziario per cause certamente non imputabili alla loro volontà. E, al contempo, chiediamo ancora una volta alla Regione siciliana di procedere immediatamente al saldo dei propri debiti. Un fatto di civiltà giuridica che, oggi, è anche un imperativo morale”.