Cronaca

Sicurezza bis, il digiuno del parroco di Castelvetrano

Da questa mattina alle otto don Baldassare Meli, parroco della chiesa di Santa Lucia, a Castelvetrano, digiuna e prega per esprimere solidarietà “a padre Alex Zanotelli e a tutti i disperati che sono costretti a fuggire dal loro Paese”.
L’iniziativa era stata annunciata ieri, sottolineando che il digiuno si sarebbe svolto in concomitanza con l’inizio della discussione, in Parlamento, del cosiddetto Decreto sicurezza bis.

E questo perché nel documento “sono previsti inasprimenti verso gli immigrati e soprattutto verso coloro che li soccorrono in mare.

Don Meli ha sottolineato nel suo scritto di ritenere “che già il primo Decreto sicurezza fosse poco rispettoso dei diritti internazionali nei confronti di coloro che fuggono da guerre, persecuzioni, desertificazione e fame” e che il nuovo decreto, “dalle notizie giornalistiche pervenute, sembrerebbe peggiorare il trattamento dei tanti disperati che vorrebbero evitare il rischio di perdere la vita”.

“Digiunerò e pregherò – ha scritto il sacerdote sulla pagina Facebook della parrocchia

invocando lo Spirito Santo su tutti i parlamentari perché scelgano di difendere la vita, la dignità e la libertà di ogni essere umano facendosi prossimo dei più disagiati”.

Nel testo pubblicato su Facebook il sacerdote fa alcune considerazioni:

  1. Come fa Matteo Salvini a sapere se coloro che stanno viaggiando sui barconi hanno o meno il sacrosanto diritto di chiedere asilo? Non è un abuso considerarli tutti clandestini da respingere?
  2. Cosa ha fatto di concreto Salvini nelle riunioni europee che trattavano dell’immigrazione per modificare le regole dettate dal Trattato di Dublino ( ammesso che lui sia stato presente) sottoscritto dai suoi amici Berlusconi e Maroni?
  3. A Salvini che ama brandire e baciare la corona del rosario e l’Evangelo suggerirei di leggersi, da Luca, la parabola del buon Samaritano e quella del ricco cattivo e del povero Lazzaro e Matteo sul Giudizio Universale. E poi meditare.

Don Meli ha suggerito tra l’altro al capo della Lega Nord e ministro dell’Interno Matteo Salvini “di passare una settimana delle sue ferie come migrante nei centri di raccolta libici condividendo tutto con gli ospiti”.

La chiesa di Santa Lucia, rimarrà aperta fino alle 21 “per accogliere quanti volessero rendersi partecipi alla sua iniziativa di digiuno e preghiera”.