Sicurezza, Nordio: non si è mai parlato di scudo penale

Roma, 15 gen. (askanews) -“Non si è mai parlato di scudo penale, inteso come impunità per forze di polizia”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, conversando con i cronisti in Parlamento. “Le maggiori tutele che riguardano tutti i cittadini derivano da una distonia tra l’istituzione dell’informazione di garanzia e del registro degli indagati che dovrebbe servire a garantire la difesa di chi è sottoposto a un’indagine e che invece si sono trasformati in un marchio di infamia in una condanna anticipata e talvolta addirittura in una preclusione alla assunzione di cariche pubbliche”, ha spiegato il guardasigilli.

“A fronte di questo fallimento dell’istituzione dell’informazione di garanzia e del registro degli indagati, stiamo studiando una riforma procedurale che, lungi dal dare impurità a chi commette un reato, coniughi il diritto a una presenza di garanzie per l’indagato senza essere in quel momento sottoposto alla negatività mediatica e giuridica dell’iscrizione in un registro e della cosiddetta informazione di garanzia”, ha detto ancora.