Arrivano novità sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, da ieri ricoverato in Terapia Intensiva cardiochirurgica all’ospedale San Raffaele di Milano per una polmonite. Secondo quanto appreso dall’AdnKronos, l’ex presidente del Consiglio soffrirebbe “di una forma di leucemia” scoperta “da qualche settimana” per la quale avrebbe “iniziato i primi trattamenti di chemioterapia”. Al momento Berlusconi sarebbe stabile e vigile.
Nel frattempo, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, cerca di smorzare gli allarmi sul quadro clinico del leader azzurro.
“Non sono un medico e non posso dare giudizi sulle questioni sanitarie. Le questioni ‘ematiche’ sono normali per persone oltre i 50-60 anni, non bisogna fare allarmismo. Però ripeto, bisogna parlare con i medici, io non posso assolutamente dare pareri medici”, ha detto.
“Ho parlato col professor Zangrillo – ha proseguito Tajani – che mi ha detto che le condizioni sono stabili; lui chiama al telefono dirigenti del suo partito e questo significa che è vigile e dà indicazioni concrete”.
“Berlusconi ha avuto una notte stabile, tranquilla. Le sue condizioni sono stabili. Ha chiamato tanti dirigenti di Forza Italia per rassicurarli, dandoci alcune indicazioni su cosa bisogna fare per l’attività di Governo e l’attività di partito, invitandoci ad andare avanti”, ha sottolineato ulteriormente il coordinatore di FI.
“Posto che il presidente Silvio Berlusconi è curato da specialisti di grande valore, la leucemia, se davvero è questa la diagnosi, indebolisce le difese immunitarie. Dunque predispone allo sviluppo di patologie infettive anche gravi, quindi anche le polmoniti”.
Lo ha detto Franco Locatelli, responsabile di Oncoematologia al Bambino Gesù di Roma di e presidente del Consiglio superiore di Sanità, a margine della presentazione di un importante studio sull’uso delle terapie Car-T contro il neuroblastoma,