Politica

Sinergia tra politica, istituzioni e mondo imprenditoriale contro lo spopolamento della Sicilia

ENNA – “Prima c’era una catena del valore, per cui le industrie del Nord inviavano semilavorati alle imprese del Sud dando vita a un virtuoso e proficuo circuito economico generante occupazione. Con la caduta del muro di Berlino le industrie del Nord incominciarono ad esportare invece verso l’Est d’Europa. Si interruppe via via tale virtuoso flusso tra il Nord e il Sud d’Italia. Il Sud incominciò a impoverirsi di più. Questo non venne compreso dalle miopi classi dirigenti e politiche dell’epoca. Noi ci stiamo ora adoperando per rigenerare tale flusso e affinché più finanza pubblica venga dedicata all’Italia Meridionale”. Queste le dichiarazioni rilasciate al Qds da Alessandro Pagano, Vice Presidente del Gruppo Parlamentare Lega alla Camera dei Deputati, a margine del seminario “Motore Sud, finanza straordinaria per la crescita e l’innovazione delle eccellenze italiane” svoltosi venerdì scorso all’università Kore di Enna.

A coordinare i lavori Cataldo Salerno (già presidente della Kore), il quale ha presentato i relatori e ha sottolineato l’importanza simbolica della scelta di ospitare il seminario nell’Aula Napoleone Colaianni (politico ennese e docente di economia e statistica).

“Il seminario – ha evidenziato Salerno – s’inquadra nella 3^ mission della Kore, insieme alla didattica e alla ricerca. Il nostro è un Paese ricco in uno Stato povero, enormemente indebitato. Ma con un patrimonio finanziario di oltre 4 mila miliardi. Di questi, 1.000 miliardi sono fermi, bloccati in depositi bancari e postali. A Enna ve ne sono circa 2 miliardi. C’è una massa di risparmio privato che non viene investita”.

“La Sicilia – ha esordito il rettore Giovanni Puglisi – è stata la patria dell’innovazione e delle eccellenze. Oggi occorre creare opportunità per un ordinato sviluppo soprattutto per i giovani e per una crescita complessiva da collocare sul binario giusto”. Il prof. Roberto Cunsolo (Consiglio nazione dottori commercialisti) si è soffermato sull’evoluzione del ruolo del commercialista che dovrà diventare sempre più il fulcro tra pubblica amministrazione, società finanziarie e imprenditoria. Gaetano Vecchio (Confindustria Catania) ha evidenziato che in atto si sono fermati gli investimenti pubblici e privati e che “questo convegno si pone l’obiettivo di sviluppare una mentalità innovativa”. “Il Sud – ha sottolineato Alessandro Pagano (deputato nazionale della Lega e membro della commissione Finanze) deve tornare a essere forza motrice. Occorre ripartire dalla cultura e dalle competenze. La Kore è stata una grande intuizione, è fra le quattro università più importanti della Sicilia. è opportuno creare nuove connessioni fra mondo della cultura e dell’imprenditoria e tra il Nord e il Sud. Nel nostro Sud mancano 61 miliardi. Le leggi della finanza pubblica sono state disattese. Necessita creare connessioni tra imprenditori di successo e gli studenti. La sinergia tra l’Europa e il Sud deve essere rigenerata”.

Giulio Centemero della Pam (Assemblea parlamentare del Mediterraneo) è intervenuto in videoconferenza sottolineando l’esigenza di “creare una piattaforma nel Mediterraneo dove mettere insieme domanda e offerta e istituire un fondo specializzato per le Pmi”.

Giacomo Gargano (presidente Irfis) ha detto che Catania e Palermo beneficiano maggiormente dei servizi Irfis, mentre Enna no per carenze istituzionali. Secondo Gargano occorre puntare principalmente su Pmi, università e start up.

Lelio Bigogno e Manuel Coppola (Bdo Italia) hanno parlato di quotazione per le Pmi per crescere ed espandersi. Marco Cipriano e Massimo Pintabona hanno raccontato rispettivamente dei successi delle loro aziende: la prima in Campania (dal truciolo alla produzione di finestre ecosostenibili) e la seconda a S.Piero Patti (Messina) produce contenuti video. Di Minibond short term ha parlato Leonardo Frigilioni (Ad Frigilioni & partners merchant). Raffaele Scuderi (ordinario di economia alla Kore) ha evidenziato che il capitale umano del Sud si sta depauperando e che i politici devono capire i bisogni dei territori.

“I nostri imprenditori – ha sottolineato Mimmo Turano, assessore regionale alle Attività produttive – ogni giorno si scommettono con tante difficoltà strutturali, finanziarie, vie di comunicazione precarie. Occorre creare patto generazionale, fare squadra. Occorre una sfida culturale coinvolgendo i giovani per far restare qui il capitale umano”.

“I nostri territori – ha sferzato lo studente Antonio Vella, specializzando in economia – sono gravati da tanti handicap: eccessiva burocrazia, carenze infrastrutturali. Serve una sinergia fra la politica, l’università gli imprenditori per frenare la fuga dei cervelli”. “Se l’Europa è stata distante da noi – ha continuato Annalisa Tardini, eurodeputata Lega – la colpa è anche nostra. I finanziamenti diretti europei possono dare motore alle nostre Pmi”.