SIRACUSA – Le Associazioni di categoria della provincia di Siracusa, che compongono la Consulta della Camera di Commercio, hanno inviato alla Regione Siciliana un documento in cui espongono la propria idea di sviluppo e le urgenze del territorio e chiedono la modifica della proposta di Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza.
“Mancanza di visione generale di prospettiva futura e conseguentemente di strategia operativa – scrive la Consulta – . È quello che emerge dalla Proposta di Piano regionale per la ripresa e la resilienza, che ci auguriamo possa ancora essere modificato, che la Regione ha inviato al Governo nell’ambito degli investimenti di finanziamenti con il Next Generation Eu chiamato così perché deve guardare alle future generazioni, ma che rischia di naufragare se concepito con la mentalità di antiche generazioni”.
“Quando – prosegue la Consulta – in un piano di investimenti ed iniziative, finalizzati a far uscire la nostra Regione dagli ultimi posti della classifica europea della competitività, ci si concentra su poche aree, le città metropolitane, trascurando intere province, che, nonostante la marginalità cui la politica li ha relegate, contribuiscono in misura sostanziale all’economia dell’intera Regione in termini di export di prodotti e di attrazione turistica/culturale, invece di fare delle diversità dei vari territori messe a sistema la ricchezza della Regione, si rende evidente quali sono le ragioni che sono alla base del gap Nord/Sud”.
“In riferimento al documento che la Regione ha inviato al Governo, – conclude la Consulta – siamo costretti a rilevare che le proposte a suo tempo inviate, in successione di tempo, dalle singole Associazioni in merito ai progetti di sviluppo del territorio della provincia di Siracusa sono state prese in scarsissima considerazione. Oggi la Consulta delle Associazioni di Categoria di Siracusa ritiene doveroso ribadire ed evidenziare alcuni temi di particolare rilevanza per il rilancio economico della nostra Provincia, come parte integrante del sistema produttivo dell’intera Regione”.
La Consulta ha indicato 18 punti ritenuti di fondamentale importanza: alta velocità fino a Siracusa; porto di Augusta; collegamento ferroviario del porto di Augusta; infrastrutture aree ex Asi; stazione marittima per il porto di Siracusa; bonifica della rada di Augusta; sito archeologico di Megara Iblea; incentivazione della transizione energetica; centro di formazione professionale; centro internazionale di studi avanzati su economia circolare e transizione energetica; linea ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela; ciclovia della Magna Grecia; nuovo ospedale di SIracusa; bonifica dell’area Pantanelli; Depuratore di Siracusa; depuratore di Augusta; zone franche montane; rete autostradale Ragusa-Catania.
“Auspichiamo – dichiara il coordinatore della Consulta, Enzo Rindinella, – che sia ancora possibile intervenire sulla proposta per integrare le gravi carenze cha a nostro parere pregiudicano le legittime aspirazioni di sviluppo del nostro territorio, consentendoci di approfittare di quello che è da considerarsi un momento unico in ogni senso. A tal fine ci appelliamo alla ragionevolezza di chi è responsabile di tutelare gli interessi della Sicilia nei confronti del Governo nazionale, perché ci consenta di uscire più forti da questa crisi e di non doverci rammaricare dell’ennesima occasione mancata”.