SIRACUSA – Un dossier per sostenere la candidatura di Siracusa a Capitale Italiana della Cultura per il 2024.
Della stesura di questo documento, che sarà consegnato al Ministero dei Beni Culturali, se ne occuperà il Comitato cittadino per “Siracusa Capitale Italiana di Cultura 2024” che si è insediato nel corso di una cerimonia svoltasi nel Salone “Paolo Borsellino” di Palazzo Vermexio. Alla cerimonia hanno presenziato il sindaco, Francesco Italia, l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, e le principali istituzioni culturali, sociali, politiche, economiche, accademiche, professionali, datoriali e associazionistiche di Siracusa.
“La città è qui, pronta a questa sfida che deve partire da un racconto di Siracusa per convincere la Commissione ministeriale dell’esistenza di tutti i presupposti per farne la Capitale italiana della Cultura per il 2024 – ha detto il sindaco Italia – . La grande partecipazione della società civile in tutte le sue articolazioni dimostra un profondo amore verso la città. Adesso questo slancio deve tradursi in un dossier fatto non solo di programmazione culturale ma anche di proposte di cambiamento della città a molte delle quali abbiamo già lavorato: nel dossier infatti entreranno anche quei progetti già finanziati per oltre 35 milioni con in Pnrr ai quali si aggiungono quelli di Agenda Urbana e Bando periferie, che daranno l’idea di sviluppo pensata per Siracusa”.
Il Comitato, che resta aperto a nuovi ingressi, si avvale delle competenze di Federculture e di Civita. Tutti gli aderenti sono stati invitati a presentare le loro proposte che poi un Comitato esecutivo ristretto porterà a sintesi. Un “piano delle visioni che consegneremo alla città e per le prossime generazioni – ha aggiunto il sindaco Italia – e che si baserà su alcuni punti non negoziabili: sostenibilità, transizione energetica, inclusività e diritti civili”.
Sono seguiti interventi e proposte che troveranno spazio nel dossier di 60 pagine a sostegno della candidatura, e che dimostrano la volontà di partecipazione non solo del mondo della cultura ma anche dell’industria, delle professioni, del commercio, dell’agricoltura, dell’artigianato, del giornalismo, dell’associazionismo culturale e della promozione del patrimonio artistico, storico e ambientale.
L’assessore Granata, dopo aver ricordato la data del 19 ottobre come termine ultimo per la presentazione del dossier, ha invitato il Comitato, nella fase progettuale, a seguire delle linee guida: “Il supporto al racconto narrativo deve partire dal nostro essere esempio di stratificazione storica che però guarda in prospettiva futura. Dobbiamo cioè sforzarci di mettere in risalto un’identità dinamica della città che ripensa a se stessa. Per diventare Capitale non basta una semplice, per quanto importante, programmazione culturale: occorrono idee di sviluppo della città ed investimenti”.
Il direttore di FederCulture, Umberto Croppi, ha tracciato alcuni punti essenziali del redigendo dossier: “L’obiettivo del riconoscimento non va cercato nelle potenzialità legate al turismo ma nel dimostrare una progettualità che coinvolga il territorio. Mettere idee e sforzi all’interno di un progetto organico per il futuro. In questo il filo conduttore potrebbe essere Archimede e la sua genialità, la sua capacità di pensare il futuro e di anticipare i tempi. Ecco fare di Siracusa una città laboratorio: questo potrebbe dare originalità ed unicità al progetto”.