Siracusa

Siracusa, Covid19, il mistero dei sette positivi

SIRACUSA – Non coincidono i dati regionali e quelli dell’Asp di Siracusa sul numero di positivi al Coronavirus nella provincia aretusea. Infatti la Regione Siciliana ha diffuso il 22 giugno il dato secondo il quale nella provincia di Siracusa sono presenti sette persone positive al Covid-19. L’Asp aretusea ha smentito i dati resi noti dalla Regione con una nota in cui ribadisce l’assenza di positivi in provincia.

Secondo l’Asp “Il dato regionale di sette attuali positivi al Covid-19 attribuiti alla provincia di Siracusa, pubblicato sul sito della Regione siciliana, non trova riscontro negli archivi informatici della Asp di Siracusa né tra i dati trasmessi da questa azienda sulla piattaforma dell’Istituto Superiore di Sanità. è probabile che l’attribuzione alla provincia di Siracusa possa essere scaturita dalla decisione da parte della Regione Siciliana di modificare i criteri di attribuzione (residenza/domicilio). Al fine di chiarire meglio la problematica si è in attesa di ricevere gli elenchi nominativi da parte dell’assessorato regionale della Salute per poterli incrociare con i dati in possesso dell’azienda, atteso che nessun cittadino siracusano trattato e seguito dalle strutture di questa azienda risulta in atto positivo”.

Tuttavia, a prescindere dai suddetti dati, è giunta conferma di un caso positivo nella città di Siracusa. Si tratta di una donna, totalmente asintomatica, la cui positività non sarebbe riconducibile ad un focolaio locale, ma ad un contatto con un uomo campano, poi risultato positivo al Coronavirus. Per la donna, come da procedura, è scattata la quarantena. Pertanto si interrompe il buon andamento epidemiologico nella provincia che, dallo scorso 6 giugno, non faceva più registrare positivi al Covid-19 facendone l’unica in Sicilia con zero positivi.

Intanto, il direttore sanitario dell’ospedale Avola/Noto, Rosario Di Lorenzo, ha disposto, da questo lunedi, la riapertura del reparto di Geriatria del “Trigona” di Noto con 12 posti letto e l’allocazione nello stesso reparto di sei posti letto di Riabilitazione. Al primo piano dell’ospedale sono stati attrezzati 40 posti letto destinati alle necessità legate ad una eventuale recrudescenza epidemiologica di Coronavirus. Allo scopo di mantenere l’equipe unita e pronta, infatti, il coordinatore del Covid Center l’infettivologo, Carmelo Sapia, e la pneumologa, Maria Grazia Bonaiuto, rimarranno attualmente nell’equipe medica che assisterà i pazienti della Geriatria e della Riabilitazione. Infine, relativamente al “Muscatello” di Augusta, Alessandro Pinacchi di Cittadinanzattiva e Giuseppe Tringali del locale Tribunale per i Diritti del Malato, con una nota, si fanno portavoce delle lamentele di “tanti cittadini che hanno situazioni di patologie croniche, e persone comuni che richiedono prestazioni sanitarie”.

“Dopo questa pandemia – proseguono – ritornare alla vita normale è cosa alquanto ardua perché i problemi sanitari preesistenti si sono acutizzati e centuplicati. Si fa appello ai responsabili locali ed ai vertici aziendali di riordinare al più presto possibile questa grave situazione, per la carenza di personale da rimodulare, per dare agli utenti risposte rapide, coerenti e soddisfacenti e fornire i dovuti servizi sanitari richiesti per concedere a chi è sopravvissuto al Covid-19 di non cessare il percorso di vita a causa di altre patologie a lungo non curate”.