SIRACUSA – Tutto quello che la politica aveva lasciato in sospeso fino ad oggi continuerà a rimanere a mezz’aria. Non è un gioco di parole, ma solo una realtà che Siracusa in qualche modo dovrà affrontare.
Ogni decisione, ma anche ogni dichiarazione fino ad adesso è rimasta taciuta nell’attesa del fatidico 7 novembre quando il Tar di Catania avrebbe dovuto dare la sentenza sul ricorso presentato da Ezechia Paolo Reale, ex candidato sindaco alle scorse elezioni amministrative arrivato secondo al ballottaggio contro Francesco Italia, eletto poi primo cittadino. È bene ricordare che la vicenda, però, riguardava il primo turno di elezioni, quando Reale non diventò sindaco per una manciata di voti.
Nel ricorso Reale si appella alla “scheda ballerina”, cioè introdotta nell’urna dopo essere stata votata da persone estranee al seggio elettorale.
Dopo l’insediamento dell’Ufficio elettorale centrale al Municipio, sono partite le verifiche in Prefettura per arrivare poi, lo scorso agosto, alla deposizione della relazione del verificatore, dove non si evidenziavano numeri molto alti di voti mancanti, seppure molte, moltissime, le distrazioni, gli errori nella compilazione dei verbali, e qualche caso leggermente più grave dove manca totalmente l’informazione di votanti, preferenze e altro.
Da qui, Reale ha presentato anche i motivi aggiunti dove metteva in fila quelli che lui, da ex candidato, ritiene i casi più gravi. Adesso il Tribunale amministrativo dovrà decidere sulla base di questo materiale. Da un lato le accuse pesantissime di un meccanismo di brogli che investirebbe anche i presidenti di seggio, dall’altro c’è chi si riferisce a banali errori di compilazione dei verbali dovuti a uno spoglio che durò oltre 24 ore. Altro dato è il disegno in Consiglio comunale che, secondo Reale, non è veritiero e non risponde alla volontà dei cittadini. Tutta compatta su questa linea la coalizione che ha corso alla scorsa tornata di elezioni.
La nuova data della sentenza è fissata per il 5 dicembre: da un lato Reale e dall’altro Italia, nel mezzo questioni di gestione della città usati come bombe a mano da lanciare dall’una o dall’altra parte. Una tra tutte il bilancio consuntivo.
Per il momento però è meglio attendere quella che sarà una data storica per la città, il 5 dicembre, quando il Tar dovrà decide se annullare o meno la scorsa tornata elettorale comunale.
Twitter: @OrianaGionfridd