SIRACUSA – Basta esaminare i numeri per farsi un’idea della grave emergenza incendi che, da giorni, sta colpendo l’intera provincia di Siracusa. Infatti, dal 20 giugno al 5 luglio 2021, gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco del Comando di Siracusa sono stati complessivamente 591 di cui ben 406 per gli incendi boschivi e di interfaccia, urbano-rurali. Quest’ultimi, hanno interessato aree urbane, riserve naturali, zone rurali e zone agricole provocando danni ingenti alla vegetazione mediterranea, alle colture cerealicole, oliviculture ed altre.
Le aree maggiormente interessate sono state Siracusa, Città Giardino e le zone limitrofe, Avola Cavagrande, Noto e Pachino, Palazzolo Acreide, la Valle dell’Anapo, la zona montana Iblea con i comuni di Cassaro, Ferla, Buscemi, i territori di Lentini ed Augusta. Le fiamme, quasi sempre di origine dolosa, hanno distrutto buona parte della riserva naturale Ciane Saline ed altre aree naturalistiche del Siracusano, come Avola antica, Cavagrande del Cassibile, Vendicari e la Valle dell’Anapo. La serie di roghi ha minacciato e colpito molte proprietà e aziende agricole nella fascia compresa tra contrada Carancino e contrada Targia, nella zona Nord di Siracusa, dove è stato evacuato anche un parco acquatico.
I sindaci dei comuni dell’Unione valle degli Iblei (Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino) hanno inviato congiuntamente una missiva al prefetto, ai presidenti della Regione, dell’Ars, del Senato e della Camera dei deputati nella quale chiedono interventi urgenti per arginare il fenomeno degli incendi nei loro territori.
“Esprimo vicinanza e solidarietà a tutti coloro che vedono le loro aziende e proprietà minacciate o distrutte dagli incendi – ha dichiarato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia -. Il clima sta cambiando e l’essere umano appiccando incendi distrugge intenzionalmente il nostro ecosistema, creando un danno incommensurabile per l’ambiente, l’economia e la salute di ciascuno di noi. Al di là dei luoghi comuni, il fenomeno degli incendi dimostra che ancora una volta paghiamo un prezzo altissimo a causa di pochi delinquenti”.
Il coordinatore Provinciale Usb Vigili del Fuoco di Siracusa, Giovanni Di Raimondo, ha dichiarato: “Mentre a Palermo si discute, Siracusa Brucia. Leggiamo quotidianamente richieste di aiuti da parte del Presidente della Regione, Nello Musumeci, a Roma alla Protezione Civile Nazionale, al Consiglio dei Ministri, richieste di stati di emergenze e calamità naturali, quando di naturale non vi è nulla, bensì, si tratta dell’opera di scellerati che approfittano delle condizioni climatiche avverse,del forte caldo e vento per appiccare gli incendi”.
“La prevenzione primaria è l’arma per evitare gli incendi e la distruzione del patrimonio boschivo della provincia di Siracusa e dell’intero territorio regionale – aggiunge il sindacalista – . Altro mezzo è il contrasto e la repressione di un reato ambientale che vede impuniti gli ignoti che appiccano roghi nefasti”.
“Nonostante i numeri degli interventi di soccorso aumentano – conclude Di Raimondo – i Vigili del Fuoco di Siracusa subiscono la decurtazione del personale che non viene integrato a seguito dei pensionamenti nelle qualifiche di capo squadra e capo reparto la nostra opera quotidiana continua incessantemente”.