SIRACUSA – Sono in corso di svolgimento lavori di manutenzione straordinaria in via Giarre dove, da anni, si svolge un mercato rionale. Gli interventi prevedono anche la ricostruzione dei casotti che ospitano le attività commerciali.
In via Giarre si trova un aiuola larga più di 10 metri che ospita un doppio filare di pini, piantumati più di 50 anni addietro, che hanno garantito per molto tempo un adeguato ombreggiamento dell’area.
Tuttavia, da alcuni giorni, le ruspe hanno iniziato ad abbattere questi alberi suscitando aspre critiche da parte dei cittadini e delle associazioni ambientaliste. Giusy Genovesi, architetto urbanista nonché ex assessore, ha così commentato l’abbattimento degli alberi: “Quanto sta accadendo in questi giorni, la distruzione con pala meccanica del viale alberato, cuore del quartiere ex Ina di Santa Panagia, odierna via Giarre e via Grammichele, è la più ampia dimostrazione di una città incapace di leggere i segni perduranti e distintivi della propria storia urbana più recente, di una città sicuramente non matura a recepire il cambiamento tanto agognato e richiesto oggi alle pubbliche amministrazioni dall’Europa post pandemica. La nostra città non si dimostra all’altezza della sfida, al di là di progetti e finanziamenti richiesti o assegnati, la nostra città non è all’altezza di realizzare né tanto meno di gestire il suo patrimonio arboreo, neanche quando quel patrimonio, già prezioso di suo, appartiene alla storia dell’architettura italiana. All’amministrazione chiedo: fermate i lavori, riflettete e con scienza agite”.
Non si è fatta attendere la replica dell’assessore al verde urbano, Giuseppe Raimondo, che ha detto: “Pensare di difendere alberi piantati quando qui una volta era tutta campagna, quando non c’era questa concentrazione urbanistica, quando Siracusa non si era ancora sviluppata in questo modo e ipotizzare di mantenerli senza tener conto di asfalto deformato, rischi di caduta, problemi per gli abitanti e per i commercianti… ecco, mi sembra fuori luogo”.
“Proprio i Vigili del Fuoco di Siracusa hanno chiesto un intervento urgente e risolutivo per venire incontro ai rischi caduta dei pini che avrebbero potuto causare un serio problema di incolumità pubblica – ha aggiunto l’assessore -. Rimpiazzeremo i pini con altri alberi ad alto busto con apparati radicali meno invasivi”.
Anche il Comitato Aria Nuova, a cui aderiscono una serie di associazioni, ha chiesto all’amministrazione comunale di fermare l’abbattimento dei pini. “Ci chiediamo se sia necessario procedere all’abbattimento degli alberi, per sostituirli con altre alberature più giovani, con ulteriori costi di manutenzione e con la perdita dei benefici di un’intera e maestosa pineta – scrive in una nota il Comitato -. La presenza degli alberi non è in contrasto con il mercato, anzi lo rende più accogliente”.
“L’intervento che si sta realizzando oltre che drastico, ignora tutte le opzioni scientifiche che l’esperienza del settore della manutenzione del verde pubblico offre in materia in alternativa all’estirpazione, quali, ad esempio, la messa in opera nel sottosuolo di tubazioni drenanti capaci di garantire gli scambi gassosi nel terreno nonché l’utilizzazione di pavimentazioni drenanti in sostituzione dell’asfalto – conclude il Comitato Aria Nuova -. Il costo dell’intervento di abbattimento, di per sé già elevato potrebbe venire compensato da un intervento alternativo ancora possibile, ovvero l’eliminazione dell’asfalto, l’eliminazione dei basamenti in calcestruzzo, il mantenimento della larghezza dell’aiuola e tagli selettivi e mirati, non indiscriminati degli alberi”.