La Polizia di Stato, a seguito dello sbarco autonomo avvenuto nella provincia di Siracusa nei giorni scorsi, ha arrestato 4 migranti, 3 di nazionalità egiziana ed uno di nazionalità siriana.
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In particolare, personale della Sezione “Contrasto alla Criminalità diffusa, stranieri e prostituzione” della locale Squadra Mobile, a seguito di un’articolata attività d’indagine svolta nell’immediatezza dell’approdo dei migranti sul territorio di Siracusa, ha collezionato un cospicuo quadro probatorio attraverso le dichiarazioni dei migranti e l’analisi dei dispositivi elettronici in uso agli stessi, che ha consentito di procedere al fermo di indiziato di delitto dei c.d. scafisti, gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso.
Gli investigatori della Squadra Mobile, sempre sotto l’attento coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, sono riusciti a ricostruire le dinamiche con cui gli indagati hanno condotto clandestinamente sul territorio nazionale ulteriori 18 migranti provenienti dal Bangladesh e dalla Siria, partendo con una piccola imbarcazione in vetroresina di circa 9 metri dalle coste libiche.
Gli scafisti, grazie alla professionalità posseduta alla guida, sono riusciti ad approdare in completa autonomia nei pressi di una spiaggetta adiacente il noto porticciolo di Ognina, facendo poi sbarcare tutti i “viaggiatori” nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
Prontamente intervenute le pattuglie di Polizia dell’U.P.G.S.P e dei Commissariati di P.S. più vicini, hanno intercettato tutti i migranti nelle vicinanze del punto di approdo. Successivamente l’imbarcazione è stata rintracciata dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Siracusa che si è occupata del recupero del natante e delle successive incombenze relative al sequestro.
Le evidenze investigative raccolte hanno permesso di ricostruire minuziosamente le fasi che hanno caratterizzato la traversata sin dalle coste libiche e le responsabilità, a vario titolo, dei fermati nell’ambito della gestione dell’imbarcazione, sia per quanto concerne la conduzione della stessa, che per il coordinamento di ogni accadimento a bordo nel corso della traversata.
Le dinamiche osservate hanno permesso di riscontrare chiari elementi riguardo il pericoloso viaggio sulla rotta migratoria del mediterraneo centrale effettuato dai migranti alla ricerca di una condizione di vita migliore. Inoltre, le condizioni di sicurezza a bordo sono state del tutto assenti, fatto oggettivamente messo in luce dalla mancanza di qualsiasi dispositivo di sicurezza e dalla carenza di acqua e cibo a sufficienza per tutti i trasportati.
Il fermo di indiziato di delitto è stato convalidato dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Siracusa che ha disposto la custodia cautelare in carcere dei 4 migranti.