Siracusa

Siracusa, cardiologia dell’Umberto I tornato operativo

SIRACUSA – Dopo il caso di positività al coronavirus di un medico il reparto di cardiologia dell’ospedale Umberto I di Siracusa, dopo gli interventi di sanificazione e le azioni di contenimento sia a tutela degli operatori sanitari che dei pazienti, è tornato pienamente operativo riaprendo ai ricoveri in assoluta sicurezza.

Sono stati posti in quarantena gli altri tre operatori risultati positivi mentre tutti gli altri tamponi fatti anche ai pazienti ricoverati sono risultati fortunatamente negativi. Anche l’Unità di Terapia intensiva coronarica è tornata ad essere operativa. Le attività di emodinamica, in questo frangente hanno continuato sempre ad essere garantite, grazie ai percorsi di accesso separati. Nel reparto sono stati identificati ambienti in grado di accogliere anche pazienti cardiopatici con sospetta o accertata infezione da Covid-19.

Il direttore del reparto di Cardiologia, Marco Contarini, ha dichiarato: “La cardiologia siracusana vanta una emodinamica interventistica tra le più prestigiose di Italia e a corredo una unità di terapia intensiva coronarica tra le più storiche in Sicilia. La tempestività nella diagnosi e poi il trattamento interventistico nella maggior parte dei casi ha dimostrato da vent’anni di salvare tantissime vite riducendo notevolmente la mortalità per questa malattia. Molti pazienti stanno sottovalutando i sintomi per paura del Covid e chiedono aiuto troppo tardi. Pertanto non bisogna avere paura di essere ricoverati, ma in presenza di dolore toracico, tipicamente cardiopalmo e associata difficoltà respiratoria, bisogna rivolgersi tempestivamente al 118. Troverete operatori sanitari in grado di discriminare i sintomi accompagnandovi lungo il percorso diagnostico-terapeutico più adeguato”.

Frattanto, la Regione Siciliana ha autorizzato l’attivazione di un laboratorio presso l’ospedale Umberto I per le procedure diagnostiche di Covid-19. Detto laboratorio andrà ad aggiungersi agli altri laboratori che si avviano ad affiancare le strutture centrali di Palermo e Catania, assieme ai laboratori privati accreditati secondo le procedure dell’avviso del 23 marzo pubblicato dal Dipartimento regionale per le attività sanitarie. In tal modo sarà possibile effettuare un maggior numero di tamponi e ridurre i tempi di attesa dell’esito delle analisi. La notizia è stata resa nota dalla deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, che, sulla base di questo incremento delle strutture individuate ad effettuare tamponi, ha predisposto un’interpellanza per sostenere la possibilità di “estendere l’esecuzione dei tamponi rino – faringei alle Forze dell’ordine e a tutte le categorie a rischio più a contatto con il pubblico”. Lo stesso direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha confermato che, già dalla prossima settimana, sarà in funzione il laboratorio di analisi dell’ospedale Umberto I che in 24 ore fornirà i risultati dei tamponi.

Ficarra ha anche comunicato che ben sei pazienti, guariti dal Covid-19, sono stati dimessi dal reparto Malattie infettive del nosocomio aretuseo grazie anche al trattamento con il farmaco Tocilizumab, utilizzato per l’artrite reumatoide, in base al protocollo disposto dall’Assessorato regionale della Salute.