Siracusa

Siracusa, la tassa di soggiorno divide gli albergatori

L’iter di modifica del regolamento sulla tassa di soggiorno entrato in vigore lo scorso primo giugno sta dividendo il fronte degli albergatori siracusani. Infatti se da un lato “Noi Albergatori” critica l’amministrazione comunale per la nuova imposta di soggiorno, dall’altra parte Confcommercio-Federalberghi Siracusa non condivide le suddette prese di posizione e ne prende le distanze. Andiamo per ordine. Il presidente di ‘Noi Albergatori’, Giuseppe Rosano, ha presentato le proprie dimissioni poi respinte all’unanimità dal consiglio direttivo. Dette dimissioni sono state presentate “per ragioni di ordine etico e morale”.

“Mi dimetto per aver tradito la vostra fiducia – ha dichiarato Rosano -. Per non avere adempiuto alla determinazione del consiglio direttivo di Noi Albergatori, che mi aveva delegato di presentare ricorso al Consiglio di Stato, avverso la deliberazione del Consiglio comunale in merito alla deliberata applicazione dell’imposta di soggiorno a percentuale a partire dal 1° luglio 2024. Il ricorso era già in mano ai legali, pronto per essere notificato. E io ho desistito a farlo, fidandomi delle rassicurazioni delle massime cariche istituzionali comunali che, invitandomi a recedere, avevano espresso “unanime” proponimento di un immediato riesame per riportare la tassazione a tariffa fissa”. “Come a voi noto – ha aggiunto Rosano – , sindaco e presidente del consiglio comunale hanno disatteso la parola data di mettere all’ordine del giorno, prima della scadenza dei termini per la presentazione del ricorso, la discussione in Aula per il riesame dell’imposta di soggiorno”.

Siracusa, Confcommercio e Federalberghi sulle parole di Rosano

Confcommercio-Federalberghi Siracusa ha preso le distanze dalle dichiarazioni del presidente dell’associazione ‘Noi Albergatori’. “L’accusa pubblica rivolta al sindaco Italia non trova la nostra condivisione – afferma il Commissario Donatella Prampolini – avendo incontrato personalmente il primo cittadino in più di un’occasione, e avendo avanzato chiaramente il disappunto sulle modalità di applicazione del nuovo regolamento sulla tassa di soggiorno, sento utile chiarire che la pubblica amministrazione aretusea ha accolto le nostre istanze, rimandando a chiusura della stagione estiva una valutazione dei dati di incasso emersi e delle problematiche in cui gli operatori si stanno imbattendo affinché possa essere apportato un intervento correttivo nel minor tempo possibile”.

Nei mesi scorsi, nonostante le pressioni avviate e l’esplicita richiesta di Federalberghi, era già stata chiarita l’impossibilità di slittare la data di avvio del nuovo regolamento e gli operatori del territorio, prendendone atto, hanno dimostrato un grande fronte di apertura e collaborazione; questo approccio, collaborativo e propositivo, infatti, non è passato inosservato tanto che, in accordo con il sindaco Italia, il presidente del Consiglio comunale Di Mauro, la vice presidente Carbone e l’Assessore Coppa hanno convocato un incontro chiarificatorio sui margini di azione disponibili ed il rinvio alla realizzazione di un documento da parte delle associazioni dell’ospitalità maggiormente rappresentative che è ancora in fase di definizione, dovendo prima di tutto gestire l’importante carico di lavoro dell’alta stagione ricettiva. Per questo motivo il confronto è stato solo rimandato.

“Federalberghi e Confcommercio – conclude Donatella Prampolini – hanno come obiettivo la rappresentanza delle necessità delle imprese aderenti e, anche su questo tema, tanto è stato dibattuto con fermezza e determinazione affinché si potesse individuare una strada comune e condivisa con i colleghi operatori e gli amministratori, unica modalità utilizzabile per ottenere risultati concreti e duraturi nel tempo”.