Rappresentazioni classiche al Teatro Greco, organizzate dalla Fondazione INDA a Siracusa. Dopo il successo della prima con l’Agamennone di Davide Livermore, è stato tutto esaurito per il debutto de l’Edipo Re di Sofocle, regia di Robert Carsen.
Edipo non è solo una tragedia familiare, ma una tragedia pubblica, vissuta davanti e con la città, 80 attori per un coro immenso, mosso con magnifiche coreografie da Marco Berriel, geometriche, un inno alla razionalità tanto amata da Edipo
“Cosa potrebbe essere più illuminante o più spaventoso che avere l’opportunità di dirigere Edipo Re al Teatro Greco di Siracusa? – è il pensiero di Carsen – Edipo Re non è un dramma, è il dramma: i suoi temi e il modo in cui sono sviluppati ne fanno la tragedia a cui tutte le altre vengono paragonate.
L’opera può essere letta come un’istruzione fatalistica all’uomo sulla necessità di accettare un destino ingiusto, ma può anche essere vista come una celebrazione dell’indipendenza dello spirito dell’uomo, che lo induce a resistere a quel destino e a combatterlo, per quanto insensato o inutile ciò possa essere”.
La nuova traduzione del testo di Sofocle è di Francesco Morosi.
Edipo uomo e re pietoso, onesto, che prega e fa spandere incenso per la sua città in ginocchio. La peste dilaga e da quella sofferenza nasce il percorso di conoscenza. Edipo è la grande metafora del destino, è molto di più della celebre utilizzazione operata da Freud. Sartori acquista una assoluta sincerità nel suo restituire la lotta per evitare quel destino che gli era stato predetto. Tutti fanno in modo che il destino non si compia, persino i pastori, ma in realtà stanno facendo il gioco del destino. Maddalena Crippa è una serena e dolente Giocasta, tenera madre che rassicura il marito. Graziano Piazza è Tiresia a cui sono state messe lenti a contatto bianche e veramente non vede nulla, entra in trans quando ricorda i fatti che svelano la verità e strappa un applauso assordante a scena aperta. Tutto il cast è di prim’ordine, e anche il capo coro, Rosario Tedesco. Un successo unanime, e non era scontato.
In ordine di apparizione: Giuseppe Sartori (Edipo Re), Rosario Tedesco (Capo coro), Elena Polic Greco (Corifea), Paolo Mazzarelli (Creonte), Graziano Piazza (Tiresia), Maddalena Crippa (Giocasta), Massimo Cimaglia (Primo messaggero), Antonello Cossia (Servo di Laio), Dario Battaglia (Secondo messaggero), Giulia Acquasana, Caterina Alinari, Livia Allegri, Salvatore Amenta, Davide Arena, Maria Baio, Antonio Bandiera, Andrea Bassoli, Guido Bison, Victoria Blondeau, Cettina Bongiovanni, Flavia Bordone, Giuseppe Bordone, Vanda Bovo, Valentina Brancale, Alberto Carbone, IrasemaCarpinteri, William Caruso, Michele Carvello, Giacomo Casali, Valentina Corrao, Gaia Cozzolino, Gabriele Crisafulli, Simone D’Acuti, Rosario D’Aniello, Sara De Lauretis, Carlo Alberto Denoyè, Matteo Di Girolamo, Irene Di Maria di Alleri, Corrado Drago, Carolina Eusebietti, Lorenzo Ficara, Manuel Fichera, Caterina Fontana, Enrico Gabriele, Fabio Gambina, Enrica Graziano, Giorgia Greco, Carlo Guglielminetti, Marco Guidotti, Lorenzo Iacuzio, Ferdinando Iebba, Lucia Imprescia,Vincenzo Invernale, Althea Maria Luana Iorio, Elvio La Pira, Domenico Lamparelli, Federica Giovanna Leuci, Rosamaria Liistro, Giusi Lisi, Edoardo Lombardo, Emilio Lumastro, Matteo Magatti, Roberto Marra, Carlotta Maria Messina, Moreno Pio Mondì, Matteo Nigi, Giuseppe Orto, Salvatore Pappalardo, Marta Parpinel, Alice Pennino, Edoardo Pipitone, Gianvincenzo Piro, Bruno Prestigio, Maria Putignano, Riccardo Rizzo, Francesco Ruggiero, Rosaria Salvatico, JacopoSarotti, Mariachiara Signorello, Flavia Testa, Sebastiano Tinè, Francesco Torre, Francesca Trianni, Gloria Trinci, Damiano Venuto, Maria Verdi, Federico Zini, Elisa Zucchetti (coro di Tebani).
La drammaturgia è di Ian Burton, le scene di RaduBoruzescu, i costumi di Luis F. Carvalho, le musiche di scena di Cosmin Nicolae, il disegno luci di Robert Carsen e Giuseppe Di Iorio, i movimenti e le coreografie di Marco Berriel, regista assistente è Stefano Simone Pintor, direttori di scena sono Carlotta Toninelli e Angelo Gullotta.
Si replica fino al 4 giugno, ma il 24 giugno un ultimo atto del destino attende Edipo: Agon- Processo a Edipo con il primo presidente e il procuratore generale della Corte Suprema di Cassazione, Maria Masi lo difenderà. Giocasta sarà chiamata a testimoniare. Una simulazione processuale da non perdere.