SIRACUSA – Si accende il dibattito sull’affidamento della casa del custode di Villa Reimann a Siracusa. Il Comitato Save Villa Reimann, infatti, minaccia di ricorrere al Cga (Consiglio di giustizia amministrativa).
“È trascorso un mese – si legge in una nota del Comitato Save Villa Reimann – da quando ci veniva comunicato che il sindaco aveva sollecitato l’assessore alla Cultura a definire la questione. Cosa che ci indusse a sospendere l’azione di protesta che sollecitava una risposta all’istanza avanzata da Save Villa Reimann ai primi di gennaio scorso per assegnare l’immobile e poter finalmente con i propri mezzi ridare dignità ad una struttura che questa amministrazione continua a tenere nel degrado più assoluto, contravvenendo l’impegno d’onore del sindaco pro tempore che sottoscrisse con l’accettazione dell’intero lascito che mai si sarebbe permesso un degrado delle strutture della proprietà”.
“Non avendo ricevuto a tutt’oggi alcun riscontro ed avendo disatteso anche la richiesta di convocare una conferenza dei servizi – prosegue il Comitato – ci vediamo costretti, non solo a riprendere con più forza la nostra civile protesta di denuncia e di sollecito, ma a rivolgerci al Cga per avere una risposta che la maleducazione istituzionale non ha ancora permesso di dare”.
“Da oggi – conclude il Comitato – qualsiasi segnalazione, sollecito o denuncia che Save Villa Reimann farà nell’interesse del Lascito verrà per conoscenza inviata alle Autorità competenti, come impone il testamento di Christiane Reimann, unitamente ai mezzi di informazione in modo che l’opinione pubblica venga resa edotta della inadeguatezza dei nostri Amministratori che ritenendosi i ‘padroncini’ dei nostri ‘Beni Comuni’ continuano a favorire il degrado non curanti delle proposte concrete offerte da quanti, disinteressatamente, ne sollecitano la salvaguardia in nome dell’attuazione delle volontà testamentarie della Donatrice”.
L’assessore alla Tutela e valorizzazione dei Beni e Attività Culturali, Fabio Granata, replica alla nota del Comitato Save Villa Reimann. “Ancora una volta – afferma Granata – ci troviamo di fronte a polemiche pretestuose e fondate solo sul pregiudizio nei confronti della nostra azione amministrativa”.
“Ho come l’impressione che – prosegue l’assessore – non potendo più attaccare l’Amministrazione su Villa Reimann, visto che negli ultimi 3 anni è stata del tutto rigenerata e ristrutturata, con importanti lavori e con la ricollocazione, dopo oltre 25, di arredi, quadri, archivi e libri che erano tristemente custoditi in magazzini e visto che abbiamo inserito nel bilancio del Comune una voce stabile di 25 mila euro per manutenzioni attraverso le quali stiamo iniziando il recupero degli infissi e di altri parti dello stabile e dell’auditorium, ora si prova a riproporre le polemiche sulla Casa del custode, costruzione fatiscente facente parte della donazione ma che con la Villa non c’entra nulla”.
“Informiamo comunque l’associazione – conclude Granata – che abbiamo già inserito, con il parere positivo del Comitato dei Garanti, la Casa del Custode in un bando in via di pubblicazione con il quale selezioneremo l’ associazione che daranno disponibilità per il recupero. Save Reimann potrà ovviamente partecipare, e ha già avuto notificato il verbale della nostra decisione”.