E’ salito ufficialmente a 110 il bilancio delle vittime del terremoto che il 1° gennaio ha devastato il Giappone occidentale mentre 211 persone sono ancora disperse. E’ quanto emerge dalle dichiarazioni delle autorità locali.
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Quattro giorni dopo il terremoto, 14 città della prefettura di Ishikawa, comprese quelle alla periferia di Wajima, erano ancora isolate, mentre quasi 30.000 sfollati dalla prefettura aspettavano ancora di tornare alle loro case. Nel frattempo, la polizia giapponese ha aumentato il numero delle unità dedicate alla risposta alle emergenze, da 700 a 1.100, e il governo giapponese ha raddoppiato il numero di soldati dispiegati nelle aree colpite, fino a 5.000 partecipanti, riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Kiodo.
Il terremoto, il sisma più forte terremoto da quando sono iniziate le registrazioni ufficiali nel 1885, è stato seguito da centinaia di nuove scosse di assestamento. L’ultima è stata questa mattina ed ha avuto una magnitudo 5.3.