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Soccorso Alpino “va affidato a professionisti da reclutare tra uomini di GdF, Carabinieri, Vigili del Fuoco ed Esercito”

Caro Direttore,

Sono un lettore di Pietracamela, borgo situato nel versante orientale del Gran Sasso D’Italia. Mi permetto di scrivere dopo aver letto l’articolo dal titolo “ Tragedia sull’Etna, soccorritore muore durante un intervento” per riferire le mie riflessioni in merito a questo argomento. Riflessioni generate dalla mia personale esperienza essendo io Maestro di Sci, Accompagnatore di media Montagna ed ho fatto parte dell’organico del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico del Cai al Gran Sasso per oltre dieci anni.

Da sempre sostengo che il servizio del Soccorso Alpino Italiano deve essere affidato a professionisti (e non a volontari) da reclutare tra gli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, del reparto Intervento Montano dei Carabinieri, del S.A.F dei Vigili del Fuoco, degli Alpini (Esercito) per diversi vantaggi.

Primo fra tutti: i professionisti sono fisicamente allenati oltre ad essere tecnicamente preparati e aggiornati. Da ultimo ma non meno importante è da dire che la tempestività degli interventi di salvataggio è maggiore da parte dei professionisti visto che i volontari devono lasciare il lavoro e non sono in continua attesa e disponibilità per le emergenze.

Paolo De Luca
Pietracamela (Te)