Istruzione

Scuole, 27 milioni di euro per gli istituti siciliani

PALERMO – Ventisette milioni di euro per le spese di gestione e amministrative delle scuole siciliane di ogni ordine e grado: oltre 7 milioni di competenza del 2019, 19 milioni che andranno a coprire le spese per i mesi del 2020 che vanno da gennaio ad agosto.

I finanziamenti, stabiliti dall’assessorato regionale alla Pubblica istruzione, sono divisi per le diverse tipologie di scuole: agli istituti comprensivi andranno 3,1 milioni da settembre a dicembre 2019, e altri 7,9 milioni da gennaio ad agosto 2020; alle direzioni didattiche, per gli stessi periodi, andranno rispettivamente 494 mila euro e 1,2 milioni di euro. Ancora, alle scuole medie andranno 140 mila euro, per i primi tre mesi dell’anno scolastico e altri 356 mila per la restante parte; i licei riceveranno per gli stessi periodi 1,3 milioni e 3,2 milioni di euro, mentre gli istituti tecnici riceveranno 2,4 e 6,2 milioni di euro. Infine, gli istituti omnicomprensivi avranno fondi per 60 mila euro per il periodo che va da settembre a dicembre 2019, e 152 mila euro per il periodo gennaio-agosto 2020, mentre ai Cpia (centri provinciali per l’istruzione degli adulti) andranno 74 mila euro per il primo periodo e 187 mila euro per il secondo.

Cifre importanti, che sono state accresciute da un ulteriore finanziamento di 5 milioni di euro per l’attuale anno scolastico e il prossimo. “Si tratta di un significativo e promettente impegno del governo – spiega l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla – che, rispetto allo scorso anno, riesce ad incrementare di oltre 2 milioni euro i fondi destinati alle scuole siciliane, affinché sia possibile migliorarne i servizi e la qualità dell’offerta didattica”.

La ripartizione delle risorse riguarda tutti gli istituti comprensivi di primo e secondo grado, i licei, gli istituti tecnici e professionali. A questi si aggiungono i convitti annessi agli istituti scolastici, a favore dei quali i fondi destinati sono stati rispristinati dopo un periodo di mancato finanziamento, venendo incontro alle esigenze di tanti ragazzi che devono affrontare il percorso formativo distanti dalle loro famiglie e dai luoghi di origine. Questo incremento permetterà agli istituti scolastici di poter disporre delle risorse necessarie per organizzare al meglio il percorso didattico offerto agli alunni, dando la possibilità, nello specifico, di fronteggiare adeguatamente i costi necessari alla copertura delle esigenze crescenti in rapporto alla tipologia di istituto. In particolare, i contributi più elevati sono destinati agli istituti a carattere scientifico e tecnico-professionale, dove maggiori sono gli impegni economici per garantire il funzionamento di laboratori e simulatori. Fondi utili, che dovrebbero accompagnarsi anche ad una migliore gestione del personale docente, soprattutto per quanto riguarda il sostegno agli alunni disabili.

“Il Miur – hanno spiegato Graziamaria Pistorino, Francesca Bellia e Claudio Parasporo, a rappresentanza dei sindacati confederati – ha deciso di non aumentare i posti in organico di diritto nonostante il numero degli alunni diversamente abili sia aumentato di 724 unità. Una scelta che danneggia fortemente gli studenti e i docenti siciliani”.

Per risolvere il problema le sigle sindacali hanno chiesto l’intervento dell’Assemblea regionale e del governo Musumeci presso le istituzioni nazionali, richiedendo una audizione in commissione all’Ars in presenza dell’assessore Lagalla.