Catania sarà protagonista di un grande concerto benefico dedicato ai minori, vittime di violenza, e ai bambini dell’Ucraina. L’evento, dal titolo “Narratori e Compositori di Sicilia – Poema Sinfonico per una umanità siciliana dolente”, è in programma domenica 10 aprile 2022, alle ore 19 al Teatro Massimo Bellini.
I “bambini prima di tutto” è il principio cardine dell’iniziativa benefica ideata da due donne catanesi: Teresa Parano, presidente dell’associazione Child First e Luca Monica, imprenditrice e presidente del Comitato Imprenditoria Femminile Confindustria Catania, diretto da Monica Luca. Al fianco di Child First anche Claudia Fuccio, direttrice di Cdo Sicilia: “Il 10 aprile sarà un momento di riflessione, ma anche un’occasione di solidarietà. Sostengo Child First perché con il suo lavoro da una chance ai bambini., creando un percorso di solidarietà e speranza che da voce alle richieste d’aiuto dei più piccoli, un fatto da affrontare oggi senza indugio, proprio in un momento in cui i venti di guerra dell’Ucraina portano fin qui giovani vite in fuga”.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Catania, è stata fortemente voluta e condivisa dal Sovrintendente Giovanni Cultrera che ha aperto le porte del teatro della Città di Catania per fare da scenario alla prima rappresentazione dello spettacolo, nato dalla collaborazione tra il Teatro Bellini e l’Università di Catania. Grazie ad un intreccio tra letteratura, recitazione e composizione musicale, lo spettacolo accosta cinque racconti di illustri autori di Sicilia ai rispettivi componimenti musicali, nati per sottolineare la tensione delle storie narranti. Sul palco i migliori attori del nostro teatro con i testi di Luigi Capuana, Giovanni Verga, Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia ed Ercole Patti, e le melodie dei maestri Luciano Maria Serra, Matteo Musumeci, Joe Schittino, Giuseppe Emmanuele e Mario Garuti, con l’orchestra del Teatro Massimo Bellini diretta dal maestro Catanalatto.
“Quando si parla di violenza sui minori – ha detto la presidente di Child FirstTeresa Parano – pensiamo ai maltrattamenti, fisici e psicologici; ma, oggi più che mai, il nostro pensiero, non può non essere rivolto anche ai bambini, che stanno vivendo gli orrori della guerra, con effetti devastanti per il loro sviluppo fisico, biologico, neurologico e comportamentale che si protrarranno nel tempo”. L’evento del prossimo 10 aprile – ha aggiunto la Parano – conferma che arte, cultura e spettacolo, rappresentano spesso gli strumenti più efficaci per veicolare messaggi sociali per riflettere e per parlare di temi spesso non facili da affrontare”.
Soltanto in Italia si stima che ogni giorno 15 bambini subiscano fenomeni di maltrattamenti e abusi. Numeri drammatici, impressionanti, che non riflettono però la realtà, in quanto la maggior parte dei casi non emergono, rimangono sommersi e non vengono denunciati.
L’importanza scientifica attribuita agli effetti a lungo termine di tali violenze è evidenziata dagli studi sulle alterazioni genetiche nei minori, maltrattati e abusati, condotti dall’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica del CNR di Catania. “All’IRIB CNR – ha detto il responsabile Enrico Parano – abbiamo contribuito a confermare che i segni e le tracce della violenza rimangono nel DNA del minore che ha subito abusi, lasciando una “firma genetica”, “un’impronta molecolare”, che modifica l’espressione del suo DNA. Analizzare e studiare queste alterazioni di carattere epigenetico – ha aggiunto– contribuisce a realizzare nuovi approcci per la diagnosi, la prevenzione e la terapia delle neuropsicopatologie correlate alla violenza sui minori”.
A patrocinare il concerto del 10 aprile anche la Scuola di specializzazione in ortopedia e traumatologia dell’Università di Catania, diretta dal Prof. Vito Pavone. “L’ortopedico talvolta può essere il primo e forse l’unico tra gli specialisti medici a trovarsi difronte un bambino maltrattato fisicamente: non conoscere e soprattutto non riconoscere i segni suggestivi di maltrattamenti e abusi, oggi è inaccettabile. Per tale motivo – ha aggiunto Pavone – la scuola di specializzazione in ortopedia e traumatologia dell’università di Catania, che ho il privilegio di dirigere, ha istituito un Corso didattico universitario, inerente la violenza sui minori, rivolto agli studenti della facoltà di medicina e chirurgia del nostro ateneo. Il corso è stato seguito da oltre 300 studenti, che hanno partecipato alle lezioni con estremo interesse e particolare attenzione”.
Tante, tantissime le realtà associative e imprenditoriali e rappresentanze di spessore della città di Catania che hanno sostenuto l’organizzazione. “Sono grata per il sostegno che l’iniziativa ha ricevuto” ha aggiunto Monica Luca. “Quando abbiamo deciso di percorrere questo viaggio al fianco di Child First, sposandone i progetti di rivolti ai bambini vittime di abusi e violenze, mai avremmo immaginato di trovarci ad agire in azioni a sostegno delle innocenti piccole vittime della guerra in Ucraina. La città tutta ha risposto unita verso la stessa direzione. Una forza civica che ha a cuore il futuro del mondo: i bambini prima di tutto!”.
“È compito di noi adulti lottare tutti insieme per proteggere i bambini vittime di violenza, per dare loro pari diritti e soprattutto il futuro che meritano”, ha sottolineato Raffaella Tregua, vice direttore del Quotidiano di Sicilia, nonché vice presidente della Fondazione Marilù Tregua, tra i main ambassador del concerto. “La vera forza di ogni gesto solidale – ha aggiunto – sta nell’ agire in rete e in sinergia con gli altri e Catania in questo è grande!”.
Eloisa Bucolo