Cronaca

Sommatino, tentato omicidio in un’abitazione: ai domiciliari un 52enne

Nelle scorse ore, i carabinieri della stazione di Caltanissetta sono intervenuti all’interno di un’abitazione di Sommatino. Qui, un 52enne – durante un diverbio – avrebbe estratto una pistola per poi sparare verso una delle persone presenti, quindi la fuga. Fortunatamente, l’aggressore non ha colpito il suo bersaglio e, grazie all’intervento dei militari, il 52enne è stato fermato ed è adesso accusato di tentato omicidio.

Inizialmente recluso nel carcere di Caltanissetta, per l’uomo – un 52enne – è successivamente scattata la misura degli arresti domiciliari dopo la convalida del gip.

Tentato omicidio a San Giovanni Galermo: fermato un 22enne

Il 25 ottobre 2024, la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha disposto, al termine di indagini, coordinate da questo Ufficio ed eseguite dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Catania, sul presupposto della sussistenza di gravi indizi e del pericolo di fuga, decreto di fermo nei confronti di Castorina Francesco, nato a Catania cl.2002, in quanto indiziato, seppure in una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, di avere posto in essere, il pomeriggio del 24 ottobre, in Catania, presso via Balatelle, all’altezza del civico 29, in area ricadente nel quartiere di San Giovanni Galermo, un tentativo di omicidio, mediante l’uso di un fucile da caccia, in danno di un uomo.

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San Giovanni Galermo, tentato omicidio. Le indagini

L’avvio dell’attività investigativa è scaturito da una segnalazione giunta alla Sala Operativa della Questura, in cui si parlava di una persona attinta da un colpo di arma da fuoco in via Balatelle, dato da subito suffragato dai primi sopralluoghi, in esito ai quali si verificava, la presenza sui luoghi accadimento dei fatti di un’autovettura con lo sportello anteriore lato guida aperto e con la presenza di vaste tracce ematiche diffuse in diverse parti all’interno del mezzo, nonché sulla strada, in direzione di un portico.

Si verificava, inoltre, come il ferito, attinto al braccio sinistro, fosse stato già trasportato, tramite ambulanza, presso l’ospedale “Policlinico”, in condizioni di gravità tali da rendere necessaria la sua sottoposizione a più interventi chirurgici.

Ultimate le operazioni di sopralluogo da parte del personale specializzato del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica – Sicilia Orientale, si provvedeva al sequestro dell’auto, del telefono cellulare della vittima, di campionature di presunta sostanza ematica, oltre che di frammenti di piombo e della borra della cartuccia, estratti dal corpo della persona offesa.

In esito all’escussione del ferito, dei medici soccorritori e di altre persone presenti ai fatti, si delineava un quadro indiziario che permetteva di ritenere che l’autore del tentativo di omicidio, sarebbe stato il figlio di una ex compagna della vittima e che avrebbe posto in essere tale condotta a tutela della madre, per ragioni riconducibili all’andamento della pregressa relazione, contraddistinta da continue liti e da asseriti episodi violenti.

Disposto il carcere per l’accusato

Una volta eseguito il fermo di indiziato di delitto, con traduzione del Castorina presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, si è proceduto ad inoltrare al competente Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, la richiesta di convalida del provvedimento, fase allo stato definita, in esito all’udienza, con la convalida del fermo e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.