A 30 giorni dal voto, il clima è sempre più teso e in attesa dei risultati delle elezioni politiche 2022 proliferano i sondaggi.
Al momento, la maggior parte di essi danno in vantaggio il centrodestra. Tuttavia, è quasi “testa a testa” tra Fratelli d’Italia, potenziale primo partito del Paese secondo rilevazioni recenti, e Pd (principale partito di centrosinistra).
Ad appena un mese dalle elezioni politiche, Fratelli d’Italia si confermerebbe oggi come primo partito del Paese. Al partito di Giorgia Meloni, infatti, andrebbe – almeno secondo i sondaggi – il 24% dei voti.
Il partito di centrodestra ha un punto e mezzo di vantaggio rispetto al Partito Democratico, che ancora una volta è secondo nei sondaggi Demopolis a meno di 30 giorni dalle elezioni con il 22,6% dei voti. Al terzo posto, rimane la Lega di Savini con il 14,5%, la Lega di Salvini. Segue il Movimento 5 Stelle all’11%.
Cresce il “terzo polo”. Il gruppo Azione-Italia Viva, però, rimane al 5,8%. Non distante da Forza Italia, al 7%. La lista Sinistra-Verdi avrebbe il 3,7%, Italexit il 3,1%. A 30 giorni dal voto, si attestano per il momento tra il 3% e l’1,5% +Europa, Impegno Civico, Noi Moderati e Unione Popolare.
“Con un affluenza odierna al 67%, in calo di 6 punti rispetto al 2018, e oltre un quinto di italiani ancora indecisi“, spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento.
“Inizia adesso la fase decisiva della campagna elettorale. Ad un mese dal voto, la coalizione di Centro Destra, trainata dal partito di Giorgia Meloni, ha un vantaggio di oltre 16 punti percentuali sul Centro Sinistra di Enrico Letta, con effetti evidenti sull’attribuzione dei seggi nella quota maggioritaria uninominale”.
Oltre al consenso ai singoli partiti, l’Istituto Demopolis ha cercato di individuare anche il peso delle singole coalizioni. Il centrodestra appare in vantaggio con il 47% dei voti (secondo i sondaggi) e un +0,2% in più rispetto all’ultima indagine. Segue il centrosinistra, con il 30,5% (e una decrescita dell’1%). Terzi i pentastellati con l’11%. Cresce, ma rimane al 5,8%, il consenso per il “terzo polo”
C’è però un dato che pesa e non poco in questi sondaggi in vista delle elezioni del 25 settembre. Si tratta del numero degli indecisi, al 22% circa. Saranno voti che andranno al “partito dell’astensionismo“? Saranno di persone che non voteranno pur di non scegliere una posizione in questa difficile campagna elettorale italiana? La risposta si avrà tra ormai meno di un mese.
Fonte immagini: Demopolis