Quindi non di solo Putin vive l’uomo, ma anche del dollaro che esce dalla bocca di Soros. Questa cosa ammessa in maniera barocca, da parte di Della Vedova, sul finanziamento di Soros per tenere in piedi il campo largo, oggi Santo, del centrosinistra fa capire che pecunia non olet a qualunque schieramento politico. Anche a quelli più radicali o ex.
La sorella Bonino, più volte auspicata per la massima carica, ha accettato, pare, i soldi dell’ungherese filantropo pro domo sua.
Pannella sarebbe stato d’accordo? Ma lui, Soros, ha sempre riconosciuto i nostri valori transnazionali, dicono da +Europa.
Su questo non ci sono dubbi, non c’è niente di più transnazionale della Finanza, delle Multinazionali, dei Fondi d’investimento. Molti di loro sono più grandi del PIL di una media nazione Europea. Cosa è lecito o opportuno politicamente in un Paese relativamente ai finanziamenti alla politica, soprattutto se esteri?
In atto la guerra in corso sembra un match tra Elon Musk e Soros e sorete.
Gli Stati sono solo i territori del Risiko nel mondo globale, e l’Italia può valere, a seconda degli obbiettivi di vittoria, quanto la Kamchatka. Anche perché mentre li c’è lo stretto di Bering, noi gestiamo il passaggio a Sud con l’Africa, continente dai flussi strategici.
La differenza tra destra e sinistra e che Salvini o altri negano i finanziamenti, per un infantilismo genetico, mentre Della Vedova ammette. Che problema c’è? Il problema ovviamente c’è, se riteniamo di essere ancora una democrazia e non essere eterodiretti.
Chi lo dice che Soros è meglio di Putin? L’ONU? A meno che l’Italia non rinunci a questa forma politica ormai malata, e diventi (Della) Vedova di Democrazia.
Così è se vi pare.
Giovanni Pizzo