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Divorzio record, sovrano Dubai, 640 milioni euro all’ex moglie e ai loro figli

Il sovrano di Dubai, Mohammed bin Rashid al Maktum, è stato condannato a Londra a pagare la somma record di oltre 640 milioni di euro alla ex moglie e ai loro figli. La sentenza è l’ultimo episodio di una serie di battaglie legali da cui sono emersi rapimenti, fughe in barca e attacchi informatici all’interno della famiglia dell’emiro.

Ecco chi sono la ex mogli e i figli dello sceicco a cui andranno i soldi del divorzio

Il leader 72enne, capo del governo degli Emirati Arabi Uniti, dovrà versare 251,5 milioni di sterline (circa 300 milioni di euro) alla sua sesta moglie, la principessa Haya di Giordania, 47 anni, fuggita a Londra nel 2019, prendendo con sè i loro due figli.

Dovrà anche versare laute somme per il mantenimento dei figli Al Jalila, 14 anni, e Zayed, nove, che potrebbero costargli fino a 290 milioni di sterline (oltre 340 milioni di euro) per coprire gli alimenti e le spese per la loro sicurezza. Dovrà anche versare laute somme per il mantenimento dei figli Al Jalila, 14 anni, e Zayed, nove, che potrebbero costargli fino a 290 milioni di sterline (oltre 340 milioni di euro) per coprire gli alimenti e le spese per la loro sicurezza.

L’importo totale, che include decine di migliaia di sterline per le vacanze o le spese relative agli animali domestici, potrebbe variare a seconda di diversi fattori, incluso se i figli dovessero riavvicinarsi al padre.

Lo sceicco di Dubai supera il record del divorzio più costoso di sempre

Questi risarcimenti record superano quelli concessi nel 2016 da un tribunale inglese all’ex moglie del miliardario russo Farkhad Akhmedov, Tatiana Akhmedova (453 milioni di sterline, 531 milioni di euro).

Un portavoce di Mohammed bin Rashid al Maktum si è limitato a dichiarare che quest’ultimo “si è sempre assicurato che ai suoi figli non mancasse mai nulla”.

Ma secondo il giudice Moor, “dato il loro status e le generali minacce di terrorismo e rapimento, i figli del sovrano sono particolarmente vulnerabili e necessitano di maggiore sicurezza e la principale minaccia viene dal sovrano stesso”, ha aggiunto.