Economia

Spesa a Natale 2022 a rischio, pesano l’incertezza e i rincari

Dalla pandemia alla crisi economica, dalla guerra in Ucraina ai rincari: il clima di incertezza e il rischio recessione incombente potrebbero influire pesantemente sulla capacità di spesa degli italiani durante le feste di Natale.

Lo conferma un’indagine condotta su un campione di oltre 5.000 persone da Younited, fintech leader del credito istantaneo in Europa.

Spesa di Natale ridotta: le previsioni

Secondo quanto emerso dallo studio, il 55,5% degli intervistati ha dichiarato di avere un budget inferiore rispetto al 2021. Solo il 10% ha affermato, invece, di potersi permettere di spendere di più. Allo stesso modo, il 57,2% ha dichiarato di prevedere una spesa minore rispetto agli anni passati per Natale.

Siamo nella settimana del Black Friday e si inizia a pensare allo shopping in vista del Natale. Younited dichiara che il 25,3% del campione ha affermato di approfittare di questa occasione per acquistare i regali; al contrario, circa la metà valuterà la possibilità di acquistare in base alle offerte più o meno vantaggiose.

Dal Black Friday al Natale, cosa si acquisterà

Le due settimane che precedono il Natale rimangono tuttavia un periodo caldo per gli acquisti: quasi i due terzi degli intervistati acquista regali nelle due settimane che precedono il Natale (72%), con il 20,1% che dichiara di acquistarli la settimana stessa.

Quasi la metà degli intervistati (49,7%) acquisterà capi di abbigliamento per le feste, mentre cosmetici e profumi (28,7%) e cibo (27,8%) ottengono secondo e terzo posto del podio. I libri continuano a essere un regalo molto apprezzato (24,3%) e il 17% degli intervistati opta per il buono regalo. Completano la classifica gioielli e accessori (14,6%), elettrodomestici e televisori (14,2%), smartphone e PC (13,6%), videogiochi e console (9%) e viaggi, abbonamenti, esperienze (8%).

Il peso dell’incertezza

Si prevede una spesa minore in vista del Natale. Pesano particolarmente il contesto di grande incertezza che tormenta il Paese (e non solo), le tensioni legate alla guerra e lo shock energetico. Solo il 6,6% degli intervistati l’anno scorso ha chiesto un prestito per far fronte alle spese di Natale, mentre il 12,8% valuta questa opzione e un ulteriore 25,7% esprime dei dubbi ma non esclude del tutto la possibilità.

“Il Natale rimane per noi italiani un momento di festa irrinunciabile e la tradizione del dono a familiari e amici ne è una parte integrante. Il periodo di grande incertezza che si sta vivendo a livello internazionale fa però sentire il suo peso importante sulla realizzabilità dei progetti”. Questo è il commento di Luca Faccini, head of growth & marketing di Younited Italia.

Immagine di repertorio