Enna

Sport e legalità a Enna, il progetto della Polizia di Stato

ENNA – Nei giorni scorsi la Polizia di Stato della Questura di Enna, rappresentata dal dirigente della Divisione Polizia Anticrimine, primo dirigente della Polizia di Stato, Giancarlo Rapisarda, ha incontrato gli studenti dell’istituto comprensivo Santa Chiara nell’ambito del progetto “Scuola, Rugby e Legalità”.

Il progetto in questione, nato in collaborazione con la Federazione italiana Rugby e il Centro sportivo italiano Sezione Enna, ha l’obiettivo di diffondere la disciplina del rugby e i suoi valori, tra cui la cultura della legalità.

Nel corso dell’evento sono stati affrontati i temi della legalità e dello sport, strettamente correlati tra loro, con particolare riferimento al rispetto delle regole, ai valori della Costituzione e alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, mettendo in risalto il ruolo fondamentale che gli adolescenti hanno nella società.

I ragazzi del menzionato istituto, hanno mostrato un piacevole interesse nei confronti della tematica trattata, facendo sì che il personale presente rispondesse a tutte le loro domande e curiosità.

Fir, Polizia di Stato e Fiamme Oro Rugby hanno infatti da tempo intensificato il lavoro di squadra sul progetto che ormai da anni va avanti: moltissimi gli alunni coinvolti nelle Regioni, un lavoro a metà tra l’educativo e lo sportivo che partendo dal valore comune del rispetto delle regole sta consentendo alle tre realtà di costruire un percorso educativo sempre più importante.

Beneficiari, studentesse e studenti di alcuni dei più importanti istituti scolastici cittadini, con il supporto preziosissimo dei Club Tutor del territorio.

Il programma si snoda nelle città sede del progetto con il pieno coinvolgimento della Polizia di Stato, in termini di strutture e personale, per agevolare la promozione sinergica dei valori del rugby, del rispetto delle regole, della legalità e del senso delle istituzioni, in un allineamento totale tra la Mission di Fir e quella dei gruppi sportivi della Polizia di Stato.

Nell’ambito del progetto è previsto infatti l’intervento di agenti-educatori della Polizia di Stato affiancati sia da tecnici regionali Fir che dai Club del territorio, per incentivare una cultura dello sport con ricadute specificamente tecniche da un lato – finalizzate all’aumento della base dei praticanti nelle categorie giovanili sia maschili che femminili – e sociali dall’altro, puntando alla condivisione di valori quali l’inclusione sociale e la cultura della legalità.