“Gli assistenti sociali del Comune di Palermo vanno stabilizzati, senza perdere altro tempo: l’immobilismo della burocrazia rischia di danneggiare sia i lavoratori che la città e non è accettabile, per questo proclamiamo lo stato di agitazione”. Sono le parole di Nicolò Scaglione (Csa) e Lillo Sanfratello (Cgil).
I sindacati, in stato di agitazione, hanno inviato una nota al direttore generale del Comune di Palermo, agli assessori al Personale e alle Attività sociali e al dirigente alle Risorse umane. L’obiettivo è quello di trovare finalmente una soluzione lavorativa per gli assistenti sociali comunali.
“La legge di Bilancio 2021 ha stanziato somme strutturali per la stabilizzazione degli assistenti sociali nei Distretti socio-sanitari, con contributi dai 20 mila ai 40 mila euro l’anno a lavoratore a tempo indeterminato. Questo ha offerto l’opportunità più unica che rara di procedere alle assunzioni senza gravare sulle disastrate casse comunali, includendo anche le figure dei rendicontatori”, hanno spiegato spiegano Scaglione e Sanfratello.
“Per questo è incomprensibile l’atteggiamento dell’Amministrazione, anche alla luce della proficua collaborazione fra l’assessore al ramo Maria Mantegna, l’Ordine degli assistenti sociali e le organizzazioni sindacali che ha consentito di arrivare a uno stato avanzato della procedura che non può arenarsi per l’immobilismo della burocrazia”.