I timori per la quarta ondata della pandemia non spengono, per ora, il “cauto ottimismo” degli operatori turistici in vista di una stagione invernale che si preannuncia “interessante”, anche se ancora essenzialmente ‘made in Italy’. La montagna, in particolare, promette bene – con gli impianti di risalita pronti a riaccogliere gli sciatori, purché provvisti di green pass – e si registra un movimento positivo di prenotazioni per il ponte dell’Immacolata e per Natale e Capodanno. Condizione essenziale – fanno notare – è il rispetto delle regole: ben venga quindi la stretta annunciata dal governo su vaccini e terza dose. “Siamo fiduciosi per la stagione invernale: sarà sulla falsariga dell’estate, con i nostri connazionali che resteranno in Italia e gli europei che, speriamo, verranno a sciare da noi, visto che siamo un Paese più sicuro degli altri e siamo avanti sul fronte delle vaccinazioni”, sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. “I nostri albergatori di montagna registrano prenotazioni importanti per il periodo di Natale e Capodanno: non si esclude di tornare ai livelli pre-pandemia”. A soffrire sono ancora “le città d’arte, da sempre appannaggio del turismo internazionale e quindi più a rischio con la quarta ondata. Al momento, comunque, c’è un grande interesse a viaggiare”. Anche Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, parla di “cauto ottimismo: certo, i contagi in risalita preoccupano, ma la situazione è molto diversa rispetto a un anno fa, perché la protezione del vaccino ci sta mettendo al riparo da situazioni molto più tristi. Le prenotazioni al momento sono ripartite alla grande e negli aeroporti si attende un movimento sostenuto per il ponte dell’Immacolata e per Natale. Mancano ancora gli stranieri all’appello, ma a livello europeo si sta ripartendo: possiamo dire con orgoglio che i protocolli di sicurezza hanno funzionato, anche grazie alla serietà degli operatori”. Dalla montagna, che l’anno scorso ha visto azzerati i flussi, “arrivano belle notizie: naturalmente – aggiunge Lalli – il nostro primo alleato è il rispetto delle regole. E poi il bonus terme sta scaldando i centralini degli stabilimenti: c’è tanta voglia di ripartire”. Più prudente l’analisi di Ivana Jelinic, presidente di Fiavet Confcommercio: “L’inverno resterà una stagione con il freno a mano: anche la stagione sciistica conferma la tendenza alla prenotazione last minute, si parte in base all’andamento delle condizioni sanitarie. Certo, ci sono richieste di preventivi tra Natale e Capodanno, in particolare verso mete esotiche che sono mancate finora, ma siamo a un 25-30% rispetto ai numeri pre-pandemia”. Condizione fondamentale, per la ripresa, “i vaccini: sono l’unica arma che abbiamo per tornare a una vita normale”. Un classico appuntamento del turismo invernale si confermano i mercatini di Natale che, sospesi lo scorso anno, torneranno a illuminare tanti centri montani. In Alto Adige una soluzione l’hanno trovata: obbligo di green pass per entrare, con braccialetto monouso anche per gustare il tradizionale vin brulé o la frittella di mele, e ‘corridoi’ ad hoc per chi dovrà soltanto attraversare la piazza. (ANSA).