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Startup, la siciliana Letss lancia Guardian-Safely around: app per salvarsi dai pericoli sulle strade

Passeggiare per le strade della città e ritrovarsi, improvvisamente, in una situazione di estremo pericolo non preventivata: è una possibilità a cui sono esposti tutti, ogni giorno, senza distinzioni di sesso o di età. Come fare per sentirsi più sicuri e per ricevere aiuto in tempo utile? La risposta arriva da un’app innovativa, facilmente scaricabile sullo smartphone; “Guardian – Safely Around” – lanciata dalla start up siciliana Letss – mette ognuno di noi nelle condizioni di potersi salvare e di poter salvare gli altri.

Dalla scelta del percorso più sicuro alla richiesta d’aiuto: come funziona

“Guardian” è un’app di mutuo aiuto che consente di soccorrere chi è in difficoltà, di segnalare i pericoli e di scegliere o consigliare i percorsi più sicuri. “Funziona su vari livelli, permette di selezionare manualmente le strade ritenute più sicure per raggiungere una destinazione, di lanciare un allarme ai propri ‘guardiani’ di fiducia o alle forze dell’ordine, di ricevere una ‘fake call’ per far desistere i malintenzionati dal commettere atti molesti, di creare relazioni sane, invitando altri utenti a esserci d’aiuto o a essere protetti – spiega Antonio Leonardi, CEO e founder di Letss -. L’applicazione è persino in grado di rilevare, autonomamente e automaticamente, le condizioni di pericolo. Per esempio, qualora rilevasse un eccessivo e improvviso aumento del passo dell’utente, comincerebbe a inviargli delle notifiche per verificare il suo stato di sicurezza e, in assenza di risposta, contatterebbe i suoi ‘guardiani’, indicando loro pure la sua posizione in tempo reale”.

Prima del lancio, Letss ha verificato il funzionamento di “Guardian” grazie a 70 beta tester. E in futuro potrebbero arrivare dalla stessa start up, a integrazione del software, pure i braccialetti elettronici, particolarmente indicati per sorvegliare bambini e ragazzi.

Un’app no gender

“Non è un’app di genere, può servire a chiunque, come suggerito dalle 700 persone che hanno fatto parte del nostro sondaggio preliminare”, sottolinea Leonardi. Ma l’idea è nata proprio da un fortuito salvataggio di un gruppo di giovani donne a Catania.

“Dopo una classica serata tra amici in centro – racconta Salvatore Crocellà, socio di Letss assieme ad Antonio Leonardi, Federico Jelo ed Enrico Lombardo – delle mie colleghe e amiche tornavano insieme in macchina. Come spesso avviene in questi casi, soprattutto tra fuorisede, una di queste accompagnava le altre. Durante il percorso, si sono accorte che una seconda auto le stava seguendo con insistenza. Aperto lo sportello alla prima sosta, l’uomo alla guida si è fermato e ha aperto la portiera. Per poco sono riuscite a richiudere lo sportello e fuggire”.

Da questa circostanza, tutti i suggerimenti sugli strumenti utili per aiutare chi si trovasse in difficoltà: “Mi hanno chiamato chiedendo aiuto con estrema preoccupazione, perché il malfattore continuava a inseguirle – continua Crocellà -, così ho chiesto loro di condividere la posizione e di recarsi in una strada maggiormente trafficata che non conoscevano, in quanto non residenti a Catania. Le ho raggiunte, abbiamo continuato a camminare vicini, fino a quando non abbiamo incontrato una pattuglia dei carabinieri davanti a un famoso bar della città, ai quali abbiamo potuto segnalare il fatto”.

Allora, la partecipazione al contest era alle porte e Crocellà, con altri tre compagni di football americano, non avevano più dubbi: occorreva presentare un progetto che potesse concretamente aiutare le persone a sentirsi più sicure per le strade della città, grazie alla possibilità di essere geocalizzate e di chiedere aiuto a più soggetti, contemporaneamente, per essere soccorse in tempo.

75% donne dichiara di aver ricevuto molestie in strada

“Prima di realizzare l’app, abbiamo intervistato tantissime donne, chiedendo loro cosa effettivamente potesse migliorare la loro sicurezza. Dopo aver raccolto i dati, abbiamo analizzato le soluzioni più utili, compreso il deterrente della ‘fake call’ – conclude Crocellà -. Ciò che ci ha permesso di comprendere appieno l’urgenza del progetto, invece, il fatto che ben il 75% delle intervistate avesse dichiarato di aver vissuto almeno un’esperienza simile nel corso della propria vita”.

I giovanissimi fondatori di Letss – uno studente di Economia, un dottorando in Sociologia urbana, un commercialista e uno studente di Medicina – hanno vinto il terzo posto di Start Cup Catania 2021, aggiudicandosi il premio in denaro “PNI-Premio Nazionale per l’Innovazione” che ha consentito lo sviluppo e l’erogazione del software.

“Fa ridere che nessuno di noi sia uno sviluppatore di software – aggiunge Antonio Leonardi -, ma oggi sappiamo che i progetti vincenti nascono dalle idee, dal networking e della corretta gestione delle risorse”. Spetta adesso ai cittadini diffondere il messaggio ed entrare a far parte della rete, perché salvarsi insieme è possibile ed è più facile.