Con 286 voti a favore, 221 contrari e 5 astenuti la Camera ha dato il via libera alla proroga lo stato di emergenza sulla crisi Coronavirus fino al prossimo 15 ottobre.
“Ritengo doveroso – ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nel corso dell’informativa in Aula – condividere con il Parlamento la decisione della proroga dello stato di emergenza la cui necessità guardando anche parte del dibattito al Senato sembra sfuggire. La proroga ha legittimazione giuridica ed è una facoltà espressamente prevista dalla legge, forse ci sfugge ma dal 2014 ad oggi sono state adottate 154 dichiarazioni di stato di emergenza e 84 sono state le delibere di proroga. Dobbiamo guardare l’interesse della comunità e scacciare via la tentazione di fare polemica”.
“La dichiarazione di proroga – ha aggiunto – non lede la nostra immagine all’estero, anzi: l’Italia viene vista come un paese sicuro. Anche il dibattito parlamentare dovrebbe attenersi a profili giuridici e tecnici senza drammatizzare perché questa drammatizzazione potrebbe creare nocumento all’immagine dell’Italia all’estero”.
“La proroga – ha specificato il premier – se tiriamo via le polemiche e le posizioni ideologiche, è una scelta obbligata basata su motivazioni tecniche. Non dico che sia preclusa una valutazione politica ma voglio dire che il governo non vuole certo fare della proroga un uso strumentale, liberticida, tenere la popolazione in uno stato di soggezione: sono affermazioni gravi che non hanno nessuna attinenza con la libertà.
“Non si faccia confusione davanti alla popolazione – ha specificato – c’è qualcuno che è stato convinto che la proroga dello stato di emergenza significhi il ritorno al lockdown, non è affatto così. Se ci assumessimo la responsabilità di non prorogare lo stato di emergenza cesserebbero di avere effetto le 38 ordinanze adottate e tutti i conseguenti provvedimenti attuativi tra cui l’allestimento delle strutture temporanee per l’assistenza alle persone risultate positive al Covid o il pagamento dilazionato delle pensioni. Lo ribadisco: il governo persegue l’obiettivo di garantire continuità operativa alle strutture che lavorano per il ritorno alla normalità. Manteniamo un cauto livello di guardia, non intendiamo introdurre misure restrittive, non vi è alcuna intenzione di drammatizzare o alimentare paure o creare una ingiustificata situazione di allarme”.
Il premier ha poi ribadito che dopo l’approvazione in Senato il governo si atterrà all’indicazione temporale del 15 ottobre come data per la proroga.
Intanto, le opposizioni continuano ad attaccare. La leader di Fratelli D’Italia, Giorgia Meloni ha parlato di “deriva liberticida” . Forza Italia, con Mara Carfagna ha commentato che si chiede una proroga “perché l’esecutivo non ha la forza di governare nel normale confronto democratico”. E la Lega, con Matteo Salvini ha aggiunto: “Non c’è alcuna emergenza, stanno creando un danno economico devastante al nostro Paese”.