Impresa

STMicroelectronics, studenti in gara tra idee innovative e tecnologie digitali

CATANIA – Applicazioni molto vicine alle attuali esigenze di mercato. Queste sono le idee che diciotto studenti di ingegneria elettronica ed informatica provenienti da cinque Università hanno presentato venerdì a Catania in una competizione organizzata da STMicroelectronics in collaborazione con Confindustria Catania.

Alla presenza del presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco, del direttore del sito STMicroelectronics di Catania Francesco Caizzone e da una giuria formata, oltre che dal management ST, dai docenti che li hanno aiutati nei loro Atenei e da imprenditori e rappresentanti di aziende del territorio associate a Confindustria, i futuri ingegneri si sono sfidati esibendo i loro prototipi.

Va ricordato che durante questi ultimi mesi gli studenti presso le Università di Catania, Messina, Palermo, Reggio Calabria e Cosenza hanno realizzato, da soli o in team, progetti tecnologici basati sull’utilizzo di dispositivi di ST, fra cui microcontrollori a 32 bit STM32.

Prima dell’inizio effettivo della gara ha preso brevemente la parola il numero uno di Confindustria Catania Biriaco, il quale ha così dichiarato: “Oggi nella nostra terra è sempre più complicato fare attività imprenditoriale. Bisogna creare occupazione dando precedenza al merito. Grazie a ST che collabora con l’Università per sviluppare impresa qui dove giovani e imprenditori scappano soprattutto per mancanza di infrastrutture adeguate”.

Ecco i progetti in gara:

Automatic eCall for bikers degli studenti dell’Università di Palermo: un sistema da applicare sui caschi di motociclisti e ciclisti con il fine di tutelare la salute del conducente in caso di caduta chiamando i soccorsi per mezzo del protocollo LoRa. Nella sua versione più avanzata, da montare direttamente sul motociclo, terrà inoltre traccia di buche sul manto stradale e dati sull’inquinamento.

SbW-Car degli studenti dell’Università di Cosenza: Veicolo radiocomandato a quattro ruote fisse la cui sterzata è eseguita tramite la variazione di velocità delle ruote motrici. Il software esegue un controllo sulla velocità sul veicolo al fine di eguagliare la velocità delle due ruote.

Foglia degli studenti dell’Università di Messina: un dispositivo in grado di assistere esperti ed agricoltori nell’identificazione di possibili stress biotici delle piantagioni con l’obiettivo di individuare i problemi delle foglie, riconducibili generalmente a batteri e funghi.

STM32 Voice Assistant degli studenti dell’Università di Catania: dispositivo ispirato ai più noti Echo di Amazon e Google Home di Google, andando però a sopperire a quelle che sono le principali limitazioni: hardware non open source e lavoro esclusivamente in cloud.

Alrrowy degli studenti dell’Università di Catania: un prodotto che consente di aumentare la sicurezza nell’ambito della mobilità che grazie all’apprendimento delle abitudini del guidatore, è in grado di prevedere una svolta del veicolo mediante l’ausilio dell’intelligenza artificiale attivando gli indicatori direzionali.

GymReco degli studenti dell’Università Reggio Calabria: un dispositivo per il fitness (sotto forma di braccialetto) in grado di riconoscere l’esercizio che si sta svolgendo durante l’allenamento in palestra e che porti in conto il numero di ripetizioni tramite l’utilizzo del Machine Learning.

Al termine delle presentazioni sono stati proclamati i vincitori delle tre categorie: team più efficace, vinto dai ragazzi dell’Università di Palermo (Alessandro Cucinella, Mario Costanza, Fulvio Lo Valvo e Giacomo Baiamonte); migliore presentazione, conquistato dai ragazzi dell’università di Reggio Calabria (Domenico Laurendi, Miriam Astrologo e Vincenzo Romeo) e idea innovativa, per la quale sono stati premiati ragazzi dell’Università di Messina (Giorgio Nocera e Davide Segullo).