Economia

Fisco, stop all’aggio di riscossione su cartelle dal 2022: cosa fare

Stop all’aggio di riscossione sui carichi affidati a partire dal 1 gennaio 2022. E’ quanto prevede un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che ha approvato il nuovo modello di cartella di pagamento.

La spiegazione dell’Agenzia

In sostanza, spiega l’Agenzia, niente più oneri di riscossione, 3% o 6% delle somme iscritte a ruolo per pagamenti rispettivamente entro o oltre i sessanta giorni. Eliminata anche la quota pari all’1% delle somme iscritte a ruolo per le ipotesi di riscossione spontanea.

Queste somme saranno, infatti, a carico del bilancio dello Stato, così come previsto dalla legge di Bilancio 2022. A carico del debitore resteranno, invece, le spese relative alle procedure esecutive e cautelari e le spese di notifica della cartella di pagamento e degli eventuali ulteriori atti di riscossione.

Per i carichi affidati fino al 31 dicembre 2021 gli oneri di riscossione continueranno ad essere dovuti nella misura e secondo le ripartizioni previste dalle previgenti disposizioni di legge.

Gli agenti della riscossione dovranno utilizzare il nuovo modello per le cartelle relative ai carichi affidatigli a partire dal 1 gennaio 2022, mentre per quelle relative ai carichi affidati fino al 31 dicembre 2021 dovrà essere utilizzato il modello approvato con il provvedimento del 14 luglio 2017, indipendentemente dalla data di notifica della cartella di pagamento che potrà avvenire anche successivamente al 31 dicembre 2021.

Che cos’è l’aggio

L‘aggio è la remunerazione che l’Agente della riscossione percepisce per la sua attività di riscossione.

Il decreto legislativo n. 159/2015 ha stabilito che, a partire dai carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2016, l’aggio è sostituito dagli “oneri di riscossione”, che sono dovuti  per il funzionamento del servizio nazionale di riscossione,  con una significativa riduzione dei costi per il cittadino.