Un nuovo video, ripreso dalle telecamere di sorveglianza dalla stazione che racconta una scansione temporale e una verità un po’ diversa da quella emersa finora sulla strage avvenuta vicino alla stazione di Brandizzo dove, tra il 30 e il 31 agosto, un treno viaggiatori vuoto travolse e uccise cinque operai che erano al lavoro sui binari.
Lo riporta il quotidiano La Stampa sottolineando che il “punto di partenza resta lo stesso: i cinque operai della Sigifer che sono morti erano al lavoro sui binari nonostante nessuno avesse autorizzato l’interruzione della circolazione ferroviaria. Ad accompagnarli, il caposquadra della Sigifer Andrea Girardin Gibin e il ‘caposcorta’ di Rfi, Antonio Massa, entrambi sopravvissuti ed entrambi indagati” anche se con ruoli diversi.
Dal video, secondo quanto riporta il quotidiano, emergerebbe che “Massa, subito prima del passaggio di un treno per Milano, avrebbe fatto allontanare gli operai dai binari. Poi si sarebbe messo al telefono, probabilmente con la capostazione di Chivasso che per tre volte avrebbe negato la sospensione della circolazione ferroviaria sottolineando che ancora doveva passare il convoglio partito in ritardo da Alessandria dopo una manutenzione e diretto a Torino”.
Mentre Massa era al telefono, gli operai sarebbero ritornati sui binari, sottolinea il quotidiano, spiegando che tutto ruota intorno ai tempi e “anche se resta il fatto che mancava l’autorizzazione, con il filmato delle telecamere della stazione le responsabilità potrebbero essere distribuite diversamente rispetto a quel primo e centrale atto d’accusa” legato al video in cui uno degli operai si filmò prima della strage.
Immagine d’archivio