In ricordo di

Strage Capaci: Bagheria ricorda Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta

Una giornata intensa nel ricordo  del magistrato Giovanni Falcone, della moglie, anch’ella magistrato, Francesca Morvillo  e degli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. E’ stata organizzata da diverse scuole di Bagheria, chi in classe, chi in luoghi RAPPRESENTATIVI, per ricordare chi si è spinto sino al sacrificio estremo della vita pur di garantire la legalità è quella che si è svolta oggi a Bagheria.

Sulle note de “I cento passi”


L’amministrazione comunale, al completo, con in capo il sindaco Filippo Maria Tripoli, hanno presenziato agli eventi e portato la testimonia dell’istituzione comunale.
Si è partiti dall’ICRE, primo bene confiscato alla mafia con la legge Rognoni La Torre, a quello che era un deposito di ferro a Bagheria, di proprietà del boss Leonardo Greco, situato nei pressi dell’autostrada Palermo- Catania, gli studenti sono giunti facendo una marcia dal piccolo parco Urbano di via Serradifalco all’ex magazzino del ferro, cantando tutti insieme “I cento passi” dei Modena City Ramblers.
Considerato come uno dei campi di sterminio di cosa nostra, l’Icre veniva utilizzato dalla “Cupola” per emettere sentenze di morte come raccontatato dal pentito Nino Giuffré.

Polizia e GdF presenti

Non a caso l’ICRE è stato scelto per questa manifestazione, organizzata dall’istituto comprensivo Ignazio Buttitta, manifestazione cui hanno partecipato il sindaco, Filippo Maria Tripoli, l’assessore alla Pubblica Istruzione, Provvidenza Tripoli, l’assessore alla Comunicazione Giusy Chiello,  l’assessore al Verde e Ambiente e Decoro Urbano Massimo Cirano e la consigliera Antonella Insinga.
Presenti inoltre rappresentanti della polizia di Stato,  della guardia di Finanza ed il comandante della polizia municipale Maurizio Parisi.

“Sentinelle di memoria e di bellezza”

La manifestazione, dal titolo “Sentinelle di memoria e testimoni di bellezza”, organizzata dalla scuola Buttitta con la supervisione del dirigente scolastico Giuseppe Carlino e l’organizzazione del professor Emanuele Tornatore, in ricordo di Giovanni FalconeFrancesca Morvillo e i tre agenti della scorta, ha voluto celebrare un momento di memoria e legalità in un luogo di morte e di bruttezza; numerosi gli interventi che si sono intervallati con momenti di spettacolo.

Un fiore in omaggio

Quindi, a rendere più suggestivo l’evento anche l’intervento musicale del professore Luciano Inguaggiato, maestro sassofonista che ha aperto la giornata suonando alcuni brani di Ennio Morricone come “Nuovo cinema Paradiso”. Sono inoltre intervenuti i ragazzi di Casa teatro con Enrica Volponi e diversi studenti che hanno presentato e letto dei brani. La manifestazione si è conclusa con la lettura, corale, della poesia di Umberto Santino “Ricordati di ricordare”. Deposto nell’occasione un fiore davanti alle icone delle vittime di mafia e lasciato delle impronte su alcune lenzuola che sono state appese all’interno dell’Icre.

Non solo una giornata in ricordo delle vittime della strage ma anche una riflessione sul fenomeno della criminalità organizzata nel nostro territorio a favore della legalità. Il ricordo delle vittime e la conoscenza del fenomeno rappresentano i primi passi per portare avanti le idee di Falcone, la sua eredità lasciata ai cittadini siciliani.

Organizzata con questo spirito anche la manifestazione dall‘istituto comprensivo statale “Bagheria – IV Aspra”. Atto finale del concorso di idee “Un Albero per la Legalità” finalizzato alla realizzazione di un’opera scultorea in legno in quello che dovrebbe diventare un “Museo Verde” presso il plesso scolastico Girgenti.
Il progetto, simboleggia la rinascita di un albero tranciato all’interno del cortile scolastico e portato simbolicamente a nuova vita. Ciò grazie alla creazione di un’opera d’arte originale e di un progetto che avvia un percorso di recupero e valorizzazione dell’area circostante la scuola.

Valori di legalità

L’installazione scultorea, in legno, situata all’interno del residuo di un tronco di pino destinato a morire, si trova nell’area verde della scuola Girgenti ed è ispirata al giudice Falcone, con una copertura in ferro battuto realizzata dal fabbro Vincenzo La Camera. <<L’intento –  spiegano dalla direzione scolastica, mira a fare diventare l’area verde e la scultura simbolo dei valori di legalità per le giovani generazioni per fare in modo che dalla scuola possa partire un messaggio di sensibilizzazione contro tutte le criminalità e la cultura della sopraffazione, un rinnovo quotidiano della memoria che possa divenire patrimonio comune della cittadinanza bagherese>>.

Scuole sempre presenti

La cerimonia di scopertura del busto e la presentazione del lavoro realizzato dagli artisti vincitori del concorso di idee, Franco Sorci e KREA, si è svolta nel piazzale antistante l’ingresso dell’istituto di via Grotte. Presenti il vicesindaco Daniele Vella, dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Provvidenza Tripoli, membro di giuria del concorso, dell’assessore alla Comunicazione Giusy Chiello e di dirigenti della Polizia di Stato e dei Carabinieri, oltre che di don Salvatore Pagano della parrocchia San Pietro.
Ad accogliere le  autorità il dirigente scolastico Nicasio Sampognaro e le classi quinte primarie, la II C del Girgenti e I A e I B del plesso Cotogni di Aspra, con le magliette realizzate da loro, in un progetto di inclusione e legalità raffiguranti alcune vittime di mafia che hanno intonato il testo di un rep ideato dalla professoressa Barbara Cannova, in ricordo del sacrificio di tanti servitori dello Stato che ha ricevuto l’apprezzamento della Presidenza della Repubblica.

Il ricordo di chi c’era


A cornice della manifestazione si è esibito il coro della scuola che ha intonato alcuni brani significativi in tema di legalità e lotta alla mafia diretto dalla docente Angela Zarcone.
L’assessore Provvidenza Tripoli  ha voluto condividere con i presenti il suo ricordo del funerale di Falcone:<<Quel giorno, io, giovane studente di giurisprudenza, insieme ai miei colleghi abbiamo deciso di non seguire le lezioni e di andare a piazza San Domenico per i funerali di Falcone. Siamo stati travolti da una folla oceanica, c’era agitazione e molte contestazioni e io ho cominciato a piangere per una persona che non avevo mai conosciuto o visto se non in televisione, ed era strano perché non piangevo solo io, ma i miei colleghi e la gente che mi stava attorno; quella è stata una giornata di svolta per tutti. Quella giornata per me non è mai stata un semplice ricordo, ma è diventata il mio navigatore satellitare, la freccia che mi indica d che parte stare: io sto con Falcone>> ha concluso Tripoli.

Parola ai più piccoli

E intanto anche i bambini più piccoli celebravano il ricordo dei magistrati e degli agenti uccisi a Capaci nel ’92. A Villa Butera, nel teatro, si è svolta una manifestazione con protagonisti i più piccoli. A realizzarla la scuola paritaria, Oplà. Erano presenti varie esponenti del mondo della cultura bagherese e non solo come Carlo Di Vita del teatro Ditirammu, il complesso Tamuna, la poetessa Francesca Guajana. Presenti anche il poeta critico d’arte Francesco FedericoMichele Ducato pittore e decoratore del carretto siciliano. Ma anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni: il capitano dei Carabinieri, Francesco Battaglia, il magistrato Raimondo Lo Forti. L’agente di polizia di Stato Marco Augello, il presidente regionale Fism Dario Cangialosi. Per l’amministrazione comunale il vicesindaco Daniele Vella e l’assessore alle Politiche sociali Francesco Gurrado.