PALERMO – Oltre diecimila le richieste di assegnazione del Cir, il codice identificativo regionale di recente costituzione, per le strutture ricettive siciliane. Un numero estremamente elevato, tale che il dipartimento del turismo, dello sport e dello spettacolo della Regione Siciliana ha deciso di prorogare di altri due mesi il termine di scadenza per ottenerlo: le aziende adesso avranno tempo fino al 31 dicembre prossimo. È un ottimo risultato: si tratta, infatti, di una operazione che, con le nuove istanze, sta facendo emergere un sommerso di gran lunga superiore alle attese.
Ma tante sono anche le strutture ricettive già classificate e presenti sulla piattaforma “Turist@t” che, seppur inadempienti rispetto all’obbligo di comunicazione giornaliera dei dati sul movimento turistico ai fini Istat, hanno inoltrato richiesta di accreditamento. Questa proroga permetterà, inoltre, di implementare le funzionalità della piattaforma Turist@t rendendola più funzionale alla mole di informazioni e più aderente alle necessità delle strutture ricettive: ad esempio, si darà la possibilità a chi gestisce più appartamenti per affitti brevi di poter accedere con un unico account, mentre al momento ne serviva uno per ogni struttura.
Il Cir, istituito lo scorso luglio, nasce con l’obiettivo di garantire un’offerta turistica trasparente, contrastare forme irregolari di ospitalità e tutelare chi fa turismo in modo onesto e seguendo le regole. Devono farne richiesta tutte le strutture ricettive compresi agriturismo, alberghi diffusi, condhotel, marina resort, alloggi per uso turistico in affitto per brevi periodi (inferiori a 30 giorni) e case vacanza.
Il Cir deve essere ben visibile accanto alla denominazione della struttura negli annunci, nelle pubblicità e nelle piattaforme anche se ospitate in server all’esterno dell’Unione europea. È costituito da 6 caratteri numerici riferiti al codice Istat del Comune, 3 caratteri alfanumerici che individuano la tipologia di struttura e 5 caratteri sequenziali generati automaticamente.
Non si tratta della prima proroga: già precedentemente era stato prorogato al 31 ottobre 2022 il termine per chiedere il Cir delle attività ricettive e delle locazioni brevi a fini turistici. La scadenza era stata originariamente fissata al 30 settembre, e in quel caso la scelta è nata dalla volontà di semplificare la procedura a carico degli utenti, alleggerendo i Comuni da ulteriori passaggi amministrativi. Nel 2014, con decreto del 25 luglio dell’assessore regionale del Turismo, dello sport e dello spettacolo, è stato istituito un sistema informatico web-based per l’acquisizione, per la gestione e la elaborazione dei dati del “Movimento dei clienti nelle strutture ricettive”, aderente alle specifiche tecniche del regolamento Ce del 6 luglio 2011 n. 692/2011 relativo alle statistiche europee sul turismo. Con decreto assessoriale del 20 marzo 2017, poi, l’assessore regionale al Turismo ha inserito l’obbligo della comunicazione dei dati rilevanti ai fini Istat tra i requisiti per il mantenimento della classifica in stelle delle strutture ricettive. A partire dal 3 ottobre scorso, poi, le strutture che lavorano con affitti brevi devono provvedere a compilare il form accreditamento nuovo alloggio per uso turistico/affitti brevi con tutte le informazioni richieste. Alla ricezione delle credenziali da parte dell’Osservatorio Turistico accedendo al sito sarà possibile richiedere il Cir.
Per assolvere all’obbligo dell’invio telematico dei dati relativi alla movimentazione turistica giornaliera, da parte delle strutture ricettive, i titolari degli immobili devono accedere alla pagina web istituzionale dell’osservatorio turistico, richiedere un account cliccando sull’apposita voce “richiedi un account” , o scrivere alla mail osservatorioturistico@regione.sicilia.it.