Sanità

Studio, il grasso che riveste il cuore può favorire lo scompenso cardiaco

ROMA – Il grasso che riveste il cuore può mandare ko le cellule miocardiche e favorire lo scompenso cardiaco. Ma solo nei soggetti obesi.
Lo rivela uno studio dell’Università di Bari che dimostra che le cellule adipose che rivestono il cuore (il cosiddetto grasso epicardio) possono, nei soggetti obesi, produrre una serie di molecole con caratteristiche pro-infiammatorie che mandano al tappeto le cellule miocardiche, aprendo così la strada allo scompenso cardiaco, una complicanza frequente nelle persone obese con diabete di tipo 2.

L’obesità interessa il 20 per cento della popolazione adulta nei Paesi occidentali, mentre il sovrappeso arriva coinvolgerne il 50 per cento. Entrambe le condizioni rappresentano un importante fattore di rischio per lo sviluppo di complicanze cardio-metaboliche quali diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa e infarto del miocardio.

Questo rischio è determinato soprattutto dall’aumento del tessuto adiposo viscerale, che rappresenta quella parte di tessuto adiposo localizzata nello spazio tra gli organi interni addominali, quali il fegato, l’intestino, i reni e il cuore.
A livello del cuore il tessuto adiposo epicardico è un particolare tipo di tessuto adiposo viscerale che partecipa attivamente alla funzionalità e al metabolismo del cuore attraverso uno ‘conversazione’ che si realizza attraverso uno scambio di molecole fra adipociti e cellule cardiache.

Il gruppo di ricerca diretto da Francesco Giorgino, ordinario di Endocrinologia presso l’Università di Bari, ha messo a punto un protocollo di isolamento e di differenziazione di cellule staminali da tessuto cardiaco e adiposo e sviluppato strategie sperimentali per lo studio dei meccanismi genetici e molecolari attraverso i quali le cellule staminali adipose svolgono un ruolo importante nel favorire l’espansione del tessuto adiposo viscerale.
Un lavoro di ricerca è stato effettuato direttamente su cellule adipose umane.