Stamani è stato il giorno del Riesame per uno degli indagati e presunto colpevole dello stupro di gruppo di Palermo ai danni di una ragazza di diciannove anni la notte del 7 luglio, in un cantiere nei pressi del Foro Italico.
La violenza non solo si sarebbe perpetrata nei confronti della presunta vittima, ma il tutto, come emerso dalle indagini, sarebbe stato filmato quasi per tutta la durata degli abusi. Nella giornata di oggi si è svolto il Riesame al Tribunale di Palermo per uno degli indagati: Christian Maronia, 19 anni. L’accusa è “violenza sessuale aggravata”.
L’avvocato che difendeva il soggetto indagato ha dato notizia di aver depositato il mandato. Al suo posto è stato scelto un altro difensore dai familiari, dunque questo sarebbe il secondo cambio di legale deciso dall’imputato. Il primo, per giunta, avrebbe rinunciato il giorno in cui hanno deciso di averlo come legale, avrebbe subito espresso la sua contrarietà per l’incarico.
Nel frattempo le indagini proseguono, questa sarebbe l’ennesima richiesta di scarcerazione presentata dagli indagati, finora tutte respinte. Adesso, ai giudici tocca decidere la richiesta presentata e discussa dall’attuale legale di Maronia, colui che è scoppiato in lacrime al primo interrogatorio dinanzi al gip e che ha affermato che la ragazza il 7 luglio era “consenziente”.
Nelle scorse ore, a seguito di un contenuto pubblicato sui social dalla presunta vittima dello stupro di Palermo, questa è stata trasferita in una comunità al di fuori del capoluogo siciliano. Scelta messa in atto dagli inquirenti per la sicurezza della ragazza.
Resta in carcere Christian Maronia, uno dei sette indagati per lo stupro di gruppo di una 19enne a Palermo. Il tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione del ventenne. L’indagato ha cambiato avvocato per la seconda volta in un mese. Nei giorni scorsi i giudici avevano respinto le richieste di scarcerazione per altri tre indagati.