Cultura

Su Netflix le “Spenser Confidential”

SPENSER CONFIDENTIAL
Regia di Peter Berg. Con Mark Wahlberg (Spenser), Alan Arkin (Henry), Bokeem Woodbine (Driscoll).
Usa 2020, 111’.
Distribuzione: Netflix

Dopo aver scontato una pena per aggressione a pubblico ufficiale, l’ex poliziotto Spenser coltiva il sogno di rifarsi una nuova vita in Arizona come camionista, lasciando Boston e ogni riferimento alla sua vecchia esistenza. Un invincibile senso di giustizia sociale, però, lo porta a indagare su losche manovre per la costruzione di un nuovo casinò che coinvolgono vecchi colleghi.

Tratto dal romanzo “Wonderland” di Ace Atkins, a sua volta basato sul personaggio creato da Robert B. Parker e protagonista di vari polizieschi (quindi, ahinoi, è probabile ritornerà, come peraltro anticipa il finale), il film di Peter Berg (“Cose molto cattive”, “The Kingdom”) si muove entro i confini del puro intrattenimento, con ritmi di montaggio elevati, continue sequenze d’azione, dialoghi brillanti e violenza esibita.

Il regista e il protagonista, Mark Wahlberg, lavorano qui per la quinta volta assieme e si vede. L’attore è totalmente a suo agio nei panni del buono/forte/buffo/sexy/arrogante/responsabile Spenser, e il film gli risuona intorno con una gamma di personaggi e situazioni altrettanto poco credibili.

Prodotto originale Netflix, visto causa chiusura dei cinema per decreto governativo, il giocattolo filmico può forse divertire proprio per i suoi difetti, per la libertà che si concede nel rappresentare una sceneggiatura che colpisce per convenzionalità, per i cliché messi in scena con artificio, per gli effetti analogici (sganassoni, incidenti d’auto a bordo di enormi camion, videocamere di sorveglianza) che rimandano ad un cinema d’azione di altri tempi, come pure a certi telefilm anni Ottanta. In questo senso, oggettivamente esilarante la scena in cui Spenser prova a distruggere un hard-disk perché non capisce il senso del “cloud”.

Voto: ☺☺☻☻☻