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Furlan, “Al Sud, l’occupazione resta un tema drammatico”

MESSINA – Nino Alibrandi è il nuovo segretario generale della Cisl Messina. A eleggerlo il Consiglio generale del sindacato che si è riunito nel salone degli Specchi della Città metropolitana alla presenza della leader nazionale Annamaria Furlan e del segretario della Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio. Alibrandi succede a Tonino Genovese.

La nomina di Alibrandi è stata l’occasione per tornare a parlare delle gravi emergenze che attanagliano la Sicilia.
Nel suo intervento al Consiglio generale, Furlan ha spiegato che il rilancio del Sud dipende innanzitutto dagli investimenti, soprattutto sulle infrastrutture,” sbloccando i tanti miliardi bloccati da anni per far partire tante infrastrutture di cui c’è assolutamente bisogno per collegare il sud al nord del paese”.

“Il lavoro per noi rimane la priorità ovviamente partendo dalle regioni del sud dove il tema dell’occupazione è più che mai drammatico. Investimenti in infrastrutture, ricerca, innovazione sono le vere leve su cui far partire il nostro paese ed anche il Sud. Si sono persi tanti anni, tempo prezioso per rendere competitivo attraverso le infrastrutture il nostro sistema paese, per dare risposte alle imprese, ai territori soprattutto ai cittadini ed alle cittadine e per creare tanti posti di lavoro” ha aggiunto Furlan.

Noi abbiamo calcolato che gli stanziamenti già fruibili bloccati per anni creerebbero circa 500 mila posti di lavoro: quindi la prima questione per far ripartire la crescita nel paese e quindi lo sviluppo è quella di sbloccare le risorse, più di cento miliardi di euro, in modo da far ripartire i cantieri delle infrastrutture qui in Sicilia come in tutte le altre regioni”.

Furlan si è detta possibilista sul Ponte sullo Stretto: “Non sono assolutamente contraria – ha chiarito – ma credo che questa opera debba servire a collegare tutta l’Italia con la Sicilia dove abbiamo ancora la linea ferroviaria borbonica, dove mancano le autostrade e sulle infrastrutture c’è moltissimo da fare. Dobbiamo quindi scegliere quali sono le priorità ed il ponte sullo stretto da solo serve a ben poco”.