“Pur di fare uno sgarbo al M5S e cancellare una norma fortemente voluta del Movimento che aveva dato respiro all’intero comparto edilizio, il Governo Meloni rischia di mettere in ginocchio l’economia di tutto il Paese, mettendo a forte rischio decine di migliaia di posti di lavoro e il futuro di altrettante famiglie“.
Lo afferma il capogruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca, commentando la decisione del Consiglio dei Ministri di bloccare lo sconto in fattura e la cessione dei crediti edilizi, insieme al divieto per gli enti pubblici di acquistare quelli già sul mercato.
Tutto questo avviene “dopo aver fortemente azzoppato il Reddito di Cittadinanza che aveva salvato dalla povertà oltre un milione di famiglie. A questo punto ci chiediamo con terrore: quali saranno le prossime mosse di questo scellerato esecutivo?”.
“A questo punto – continua Antonio De Luca – vorremmo capire come commentano la notizia Schifani e la sua maggioranza, con cui c’era stara ampia condivisione sulla volontà di sbloccare in Sicilia un settore al collasso e per farlo si è lavorato per predisporre una norma”.
“Avevamo presentato un ordine del giorno e avevamo preparato un ddl che metteva insieme tutte le proposte pervenute dalle varie forze politiche e quindi sia quella principale nostra di sbloccare i crediti incagliati mediante l’acquisto degli stessi da parte della Regione direttamente dalle banche, sul modello Treviso, sia quelle che miravano a creare un apposito fondo e di acquisire i crediti attraverso i propri enti strumentali”, aggiunge ancora il pentastellato.
“Il divieto per gli enti pubblici di acquisire i crediti – aggiunge – però ci lega le mani e probabilmente condanna le imprese ad un futuro più che incerto, se non al fallimento”.
“Su questo ultimo punto sono fortemente curioso di conoscere il pensiero dei miei omologhi di maggioranza per capire se intendono prendere le distanze dal Governo Meloni e schierarsi dalla parte delle imprese e dei cittadini o se invece preferiscono schierarsi dalla parte del loro partito romano che, evidentemente, ancora una volta, ha deciso da solo senza consultarli”, conclude De Luca.