PALERMO – “La Sicilia ha bisogno di una classe politica matura e visionaria, che metta al centro della propria azione la crescita dell’Isola a tutto tondo”. Quella del segretario regionale dell’Ugl Giuseppe Messina è una richiesta sempre più pressante ma è anche un incoraggiamento e la conferma dell’impegno a collaborare del suo sindacato. Come sulla riforma dei Consorzi di Bonifica. “Auspichiamo – continua – che maggioranza ed opposizione all’Assemblea regionale siciliana, in un confronto serrato, possano pervenire, entro la fine di ottobre, ad approvare la migliore legge possibile”.
Una delle risposte agli effetti dei cambiamenti climatici passa infatti da un uso non soltanto corretto ma soprattutto efficiente delle risorse idriche per l’agricoltura. Le nuove norme che dovranno essere approvate in Parlamento hanno il disco verde dell’Ugl. “Il disegno di legge di riordino dei Consorzi di Bonifica – sottolinea Messina – va nella direzione giusta perché punta a riorganizzare il sistema irriguo siciliano con la necessaria attenzione alla sicurezza idraulica ed alla tutela del paesaggio rurale”. Nell’agenda della ripresa dell’attività politica e parlamentare finisce giocoforza anche la riforma del comparto forestale.
Un’altra risposta al tema dei cambiamenti climatici che per il segretario Messina ha bisogno di “compiere un passo avanti in discontinuità con il passato. Fino a quando ciò non accadrà, saranno soltanto buone intenzioni, riunioni, fiumi di parole, documenti di ogni tipo, ma nulla più”. Ed ancora: “Il perimetro entro il quale dovrà essere costruita la riforma del settore non potrà non tenere in debita considerazione la necessità dell’ingresso di giovani lavoratori in un turn over necessario e non potrà non considerare gli effetti dell’ingresso dell’intelligenza artificiale in un mondo che sempre più deve avere a che fare con le conseguenze dei cambiamenti climatici”. “La riforma – aggiunge Messina –, se approvata, dovrà ambire a regolamentare il settore per i prossimi decenni e l’intelligenza artificiale è già presente in svariati ambiti di applicazione. Ed allora meglio tentare di governarla con l’aiuto dei sindacati, invece che subirla”.
Tra le priorità di settembre non può certo mancare lo spazio per un concreto rilancio della pubblica amministrazione e della formazione professionale. Il segretario Ugl taglia corto: “Si conduca ogni sforzo per far decollare il sistema e per dare risposte a chi investe per fare impresa nell’Isola ed ai siciliani affamati di lavoro che però spesso sono privi delle qualifiche necessarie”. Nell’agenda politica siciliana non può tuttavia mancare un capitolo dedicato alla pesca. “Puntando sulla Blue Economy sarà possibile – conclude Messina – costruire una casa comune fondata sulla tolleranza, il dialogo e la condivisione delle risorse. I pescatori sono ambasciatori di pace. Ed il Mediterraneo ha bisogno di pace”.