PALERMO – Il presidente della Fondazione Teatro Massimo e sindaco del capoluogo siciliano, Roberto Lagalla, insieme al sovrintendente e direttore artistico Marco Betta, hanno presentato nel foyer del Teatro Massimo la stagione 2022-2023 di opere, balletti e concerti, che sarà inaugurata da due opere-concerto fortemente caratterizzate dal tema del Requiem e della memoria, in continuità con gli spettacoli della stagione 2022 dedicati a commemorare le vittime delle stragi di mafia.
Il via è fissato per l’8 novembre 2022 con Kaiserrequiem, una nuova creazione del direttore musicale del Teatro Massimo Omer Meir Wellber e del regista Marco Gandini che vedrà impegnati Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Massimo. Il 12 novembre, invece, a trent’anni dalla prima esecuzione nella Cattedrale di Palermo, il Teatro Massimo presenta il Requiem per le vittime della mafia, in collaborazione con l’Associazione nazionale magistrati.
“La Fondazione Teatro Massimo – ha detto Lagalla – rappresenta un prezioso elemento di riferimento culturale, e insieme ad altre istituzioni culturali, vuole costruire un circuito di risonanze e stimoli per il futuro della città. Credo che Palermo abbia bisogno di ripartire anche dalla cultura e dal bello che nella cultura è insito. Il bello che tende a modificare i comportamenti che orientano le scelte della comunità. Palermo ha bisogno di superare quanto di brutto ancora c’è, e c’è bisogno di un’iniezione di bellezza che può arrivare dalla cultura, dall’arte”.
“L’Amministrazione comunale – ha aggiunto – ha un dovere, quello di assicurare sostegno e sostenibilità alle istituzioni culturali della città e le promesse di erogazione dei fondi del 2022 saranno rispettate per garantire continuità di lavoro a chi si impegna nei teatri. Infine, i miei complimenti al sovrintendente del Teatro Massimo Marco Bella per l’offerta della stagione 2022/2023 del Teatro Massimo, nel trentennale delle stragi di mafia, che coniuga tradizione, sperimentazione e memoria con nomi celebri ma anche giovani”.
“Mi piace immaginare – ha aggiunto Betta – che una stagione non sia solo una serie di titoli e concerti ma che sia una sorta di diario possibile che racconta il nostro tempo. Una sinfonia-diario come la Symphonie fantastique di Hector Berlioz, potrei dire che questa Stagione racconta, parafrasando il sottotitolo della sinfonia, Épisodes de la vie d’un théâtre. L’arte sveglia le coscienze e per questo oltre ai concerti e alle opere dei grandi artisti e artisti siciliani che avremo il piacere di ospitare al Teatro Massimo, lavoriamo a una stagione parallela di teatro sociale, per la città, nella città”.
Il periodo natalizio che va dal 16 al 23 dicembre, vede il ritorno di uno dei titoli più amati per il balletto, con otto recite de Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij, in un allesimento del Teatro Massimo. Dal 17 al 24 gennaio torna l’immortale storia d’amore di Violetta e Alfredo per La traviata, che il Teatro Massimo porterà anche in tournée in Giappone insieme a La bohème nel mese di giugno. Dal 17 al 23 febbraio sarà presentata una coproduzione internazionale con la Royal Opera House Covent Garden di Londra e l’Opéra di Parigi per il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Dal 15 al 19 marzo, è di scena un nuovo appuntamento con la danza e con il Corpo di ballo del Teatro Massimo impegnato in un altro titolo del repertorio romantico, il balletto Le corsaire su musica di Adolphe Adam, Cesare Pugni, Léo Delibes e Riccardo Drigo. Dal 16 al 23 aprile ritorna Norma di Vincenzo Bellini con la regia di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi, un allestimento di successo del Teatro Massimo in coproduzione con Arena Sferisterio di Macerata già proposto nel 2017.
Originariamente programmato per l’apertura di stagione del 2021, arriverà finalmente in scena dal 19 al 25 maggio l’Evgenij Onegin di Pëtr Il’ič Čajkovskijcon la regia di Johannes Erath, mentre la direzione musicale sarà affidata a Omer Meir Wellber. Dal 13 al 18 giugno sarà in scena il terzo titolo di balletto della stagione, Carmen, una nuova creazione realizzata per il Corpo di ballo del Teatro Massimo con la coreografia di Leo Mujić. Sempre nel mese di giugno 2023 è in programma la tournée in Giappone a lungo rimandata per i problemi connessi alla pandemia. Dal 19 al 26 settembre Orchestra e Coro saranno impegnati in Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, titolo fondamentale del repertorio, incarnazione delle teorie della riforma del teatro musicale portata avanti da Gluck e che porteranno al passaggio dall’opera barocca a quella di Mozart. Sul podio il direttore onorario del Teatro Massimo, Gabriele Ferro. Il quarto appuntamento con il balletto, dal 30 settembre all’1 ottobre, è con L’ultimo bacio di Anna su coreografia di Vincenzo Veneruso per il Corpo di ballo del Teatro, con le intense musiche del compositore italiano Paolo Buonvino.
La stagione si chiude con Mozart, così come era iniziata, con un appuntamento che vedrà per la prima volta Riccardo Muti dirigere un’opera al Teatro Massimo. Dal 24 ottobre al 2 novembre torna in scena Don Giovanni in un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Regio di Torino che vedrà la regia di Chiara Muti, mentre la direzione sarà affidata appunto a Riccardo Muti. Per il direttore si tratterà del ritorno a Palermo, finalmente con il pubblico, dopo gli appuntamenti in streaming della primavera 2021 con l’Orchestra giovanile Cherubini e con Orchestra e Coro del Teatro Massimo.